Giovedì 25 Luglio 2024

Taglio ai vitalizi. Ex deputati nel mirino. Risparmiati 15 milioni

Il Consiglio di giurisdizione della Camera conferma i tagli ai vitalizi per gli ex deputati, risparmiando oltre 15 milioni nel 2024. La decisione riguarda circa 800 ex parlamentari, mantenendo il sistema contributivo introdotto nel 2012. Alcuni ripristini sono stati confermati, suscitando critiche da parte del M5S.

Taglio ai vitalizi. Ex deputati nel mirino. Risparmiati 15 milioni

Una protesta contro i privilegi della casta. politica e i vitalizi

Per gli ex deputati scatta la sforbiciata ai vitalizi. Il presidente del Consiglio di giurisdizione della Camera ha infatti firmato ieri la sentenza di primo grado che conferma i tagli ai vitalizi per gli ex deputati, con un ricalcolo degli assegni percepiti sulla base del metodo contributivo. La misura consentirà un risparmio stimato di oltre 15 milioni per il 2024. Nel complesso il pronunciamento riguarda circa 800 ex deputati. I vitalizi restano quindi agganciati al sistema contributivo introdotto dal Regolamento di previdenza del 2012, analogamente a quanto previsto da tempo per tutti i pensionati. L’unica deroga al sistema contributivo pro quota è nella previsione che, se in base al sistema contributivo dovesse risultare, per i parlamentari con più legislature, un assegno di importo superiore a quello previsto dal precedente sistema retributivo, la pensione dell’interessato resterebbe limitata all’importo minore.

La sentenza firmata ieri, nel confermare i tagli ai vitalizi conferma anche le cosiddette ‘mitigazioni’, alcuni ripristini già deliberati dall’ufficio di presidenza della precedente legislatura (presidenza Fico) per rispondere a esigenze individuali. Il Consiglio di giurisdizione della Camera dei Deputati è composto da Laura Cavandoli, presidente e relatore, Gianluca Vinci e Debora Serracchiani, e si è insediato nel settembre scorso. La causa che è arrivata ieri a sentenza di primo grado è iniziata nel 2019, con il ricorso, promosso da alcuni ex parlamentari contro la delibera del 12 luglio 2018, relativa proprio al taglio ai vitalizi.

"Grazie a nostri ordini del giorno al bilancio interno, dell’anno scorso e di quest’anno, siamo riusciti ad arginare l’avidità di questa maggioranza, che non trova il tempo di parlare della guerra in Ucraina, del massacro in Palestina o dei problemi economici dei cittadini, ma lo trova invece quando si tratta di elargire prebende a una classe politica già privilegiata", attacca Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera. "Cos’altro è questa se non avidità e offese ai cittadini che si spaccano la schiena per molto meno di chi è In Parlamento? Dall’inizio della legislatura stiamo assistendo a un continuo ritorno di una politica che pensavamo si fosse fatta un esame di coscienza. Abbiamo conflitti di interessi ovunque, persino ministri che fermano i treni a proprio piacimento. Per quel che ci riguarda, anche se soli, continueremo a contrastare con ogni sforzo questo modo di gestire la cosa pubblica", conclude il deputato.