Sabato 6 Luglio 2024
ELENA G. POLIDORI
Politica

Svuotacarceri. Via libera del governo. Nordio: semplificazione per le pene alternative

Per trasferire in comunità tossicodipendenti, minori e malati psichici basterà soltanto il sì del giudice. Il ministro: umanizzazione della pena "Ma non è indulgenza gratuita, solo un miglioramenteo della procedura" .

Svuotacarceri. Via libera del governo. Nordio: semplificazione per le pene alternative

Svuotacarceri. Via libera del governo. Nordio: semplificazione per le pene alternative

Dice che non userà mai la parola ‘svuotacarceri’ perché la considera "impropria e diseducativa", ma quello che è stato approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri è proprio il famoso decreto ricordato con quel nome, perché per ammissione stessa del Guardasigilli Carlo Nordio nell’articolato è contenuta una procedura di "accelerazione e semplificazione" per accedere e facilitare la pena alternativa. "Ma in aggiunta anche la possibilità di trasferire – sono sempre parole di Nordio – , attraverso una decisione del giudice di sorveglianza, persone con disagi psichici, tossicodipendenti o minori in comunità".

Secondo Nordio quindi da un lato c’è la "semplificazione delle procedure" e dall’altro un’"umanizzazione della pena". Il tutto, all’interno di un provvedimento "vasto e strutturale che affronta in modo organico un altro settore del sistema dell’esecuzione penale. Questo intervento è frutto di una visione del governo Meloni, condivisa dai nostri sottosegretari, che sul punto di vista della Giustizia è orientata essenzialmente su quello che potremmo chiamare umanizzazione carceraria", sostiene Nordio.

Nel dettaglio, si parla di trasferimento minori e tossicodipendenti in comunità, con misure più semplici per la liberazione anticipata. "Vogliamo facilitare – ha aggiunto il titolare di via Arenula – il trasferimento della detenzione dalla brutalità dell’istituto penitenziario alla comunità di accoglienza. Sempre restando fermo che si tratta di regime detentivo, trasferiamo minori e tossicodipendenti dal carcere alla comunità. È un passo molto importante, ci porta molto avanti nel reinserimento sociale ed è un rimedio al sovraffollamento carcerario". A proposito dei minori – che non sono citati in questo decreto –, il ministro ha poi spiegato che i primi e i tossicodipendenti hanno profili particolari ed hanno bisogno di cure. Il decreto riguarda anche i detenuti che avrebbero diritto ad accedere alla detenzione domiciliare ma non ne hanno le condizioni, nel caso di assenza di una casa o di stabilità economica.

"Il sovraffollamento delle carceri – ha aggiunto il guardasigilli – non è dovuto a una decisione governativa, è il magistrato che decide dello status libertatis. E spetta sempre alla magistratura di sorveglianza". Nel dl Carcere, prosegue Nordio, "vi sono misure per rendere più semplice la liberazione anticipata. Non vi sono indulgenze gratuite, ma si rende più certa la procedura attraverso cui la liberazione anticipata è posta in esecuzione. Renderemo molto chiaro al detenuto il percorso ed i termini per godere della liberazione anticipata. Ci sarà una specie di ‘patto’ per metterlo subito al corrente dei suoi diritti e degli sconti che potrebbe ottenere se si comporta bene in carcere", aumenta, poi, la possibilità di comunicare con l’esterno con le famiglie (da 4 a 6 al mese), ma slitta di un anno l’entrata in vigore del Tribunale per le famiglie. "Abbiamo assecondato le aspirazioni della magistratura e dell’avvocatura che lamentavano la mancanza di un’adeguata copertura finanziaria" ha precisato infine il titolare di via Arenula.