Venerdì 2 Agosto 2024
LEO TURRINI
Politica

Sul ring delle polemiche. L’avversaria è iper-androgina e l’azzurra si ritira subito: "Ma è una ragazza come me"

Carini getta la spugna dopo 46 secondi: "Due colpi fortissimi, però non giudico nessuno". La premier Meloni insorge: "Gara iniqua, non sono d’accordo con le scelte del Cio". .

dall’inviato

Questa è una storia difficile da raccontare. Anche per il vostro cronista, che pure di Olimpiadi ne ha viste ben sedici, tra estive e invernali. Uno crede di essere vaccinato a tutto. E invece. Invece, questa storia difficile dura ben più di 46 secondi: tanto è durato il (presunto, forse) match di pugilato che opponeva Angela Carini, peso welter, azzurra di origini napoletane, a Imane Khelif, rappresentante dell’Algeria. 46 secondi, un brutto cazzotto sul naso, la resa immediata dell’italiana. Al quarantasettesimo secondo, un istante dopo il ritiro, è scoppiato l’inferno.

LA PREMIER

Giorgia Meloni, in visita a Parigi, è intervenuta subito sull’episodio da Casa Italia e poi ha incontrato Carini. "Non sono d’accordo con la scelta del Cio, non lo sono da anni. Quando nel 2021 il Cio cambiò il regolamento su questa materia presentammo una mozione per segnalare le conseguenze che questo poteva avere. È un fatto che con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza non sembra equa. C’erano anche profili legati alla sicurezza e bisogna fare attenzione, nel tentativo di non discriminare, a discriminare. Sono anni che tento di spiegare che alcune tesi portate all’estremo rischiano di impattare soprattutto sui diritti delle donne. Ringrazio Angela Carini per come si è battuta. Spero che un giorno possa vincere quello che merita in una competizione equa". A questo punto, per capire meglio (in Italia tremende polemiche erano divampate già alla vigilia del combattimento, con i ministri Salvini e Roccella in prima fila) occorre fare un passo indietro.

CHI È

Imane Khelif nasce in Algeria nel 1999. Nasce donna: non risulta si sia sottoposta a trattamenti per la transizione di genere. Non solo: fa a pugni per la sua nazione da anni. Era già sul ring alla Olimpiade di Tokyo nel 2021, ha vinto un argento ai mondiali e un oro ai Giochi del Mediterraneo. "E allora dove sta il problema?", chiederà il lettore. Semplice: un anno fa la federboxe planetaria ferma Imane. Non ha superato il test di "idoneità di genere". Si parla di cromosomi XY. Fine? No. Il governo algerino, non proprio all’avanguardia in tema di genere e diritti eccetera, si schiera con Imane. Il Cio, che per altre vicende è in rotta con i vertici del pugilato mondiale (da non escludere c’entri in senso lato la geopolitica, il presidente della federboxe è un oligarca amico di Putin, eh) applica invece regole sue, a proposito di livelli di testosterone e bla bla bla. E ammette l’atleta intersex alla Olimpiade (ieri sera il Cio in una nota ha poi spiegato che la decisione dell’Iba di squalificare le due atlete presenta diverse irregolarità).

ITALIA

E qui ci finiamo in mezzo noi, perché il diabolico sorteggio spedisce Imane contro Angela Carini. Che però respinge subito i consigli di chi le suggerisce una polemica: "Sul ring ci vado, è il sogno della mia vita, lo debbo alla memoria di mio padre". Poi cominciano i 46 secondi più crudeli.

DOPO

Sono solo lacrime, per una giovane donna finita dentro una storia più grande di lei. Piange disperata, la 25enne Angela. Fa tenerezza, a prescindere da ogni considerazione sul caso. Tra i singhiozzi dichiara: "Ho preso il secondo colpo al naso e mi ha fatto malissimo, non me la sono sentita di continuare (si ipotizza una frattura, ndr). Se mi sono fatta condizionare dal caso mediatico? No, ero qui per vincere la mia Olimpiade. Rinunciare è stato un gesto di maturità, non di resa. Imane? Non giudico nessuno, spero riesca ad arrivare dove volevo arrivare io,.è una ragazza come me". Ve l’ho detto all’inizio: è una storia difficile da raccontare, questa. Non sarà l’ultima, se continua lo scontro tra ideologia e buon senso.