Lunedì 5 Maggio 2025
REDAZIONE POLITICA

Vitalizi per i politici condannati. Le presidenze delle Camere decidono lo stop il 7 maggio

Le delibere, che non consentiranno più l'erogazione del vitalizio in favore degli ex parlamentari condannati in via definitiva per reati gravi, hanno ricevuto l'ok del Pd. L'altolà dei Cinque stelle: "Non vorremmo che l'accordo raggiunto mantenesse i vitalizi per alcune fattispecie di reato, come ad esempio l'abuso d'ufficio..." Grasso: "Ridiamo dignità alla politica"

Piero Grasso e Laura Boldrini (LaPresse)

Roma, 29 aprile 2015 - Stop ai vitalizi per i parlamentari condannati. E' quanto prevede una delibera, sdoganata anche del Pd, che il Consiglio i presidenza del Senato della Repubblica e l'Ufficio di presidenza della Camera dei deputati, convocati dai presidenti Pietro Grasso e Laura Boldrini per giovedì 7 maggio alle 14, esamineranno nelle rispettive sedi di palazzo Madama e di Montecitorio. Le delibere non consentiranno più l'erogazione del vitalizio in favore degli ex parlamentari condannati in via definitiva per reati gravi.

Tra le novità contenute nella delibera figura lo stop ai vitalizi anche per chi patteggia la pena; restituzione dei contributi, detratti gli importi già presi come vitalizio; possibilità di tornare a percepire 'la pensione' in caso di riabilitazione che estingue il reato e ripulisce la fedina penale

La situazione si è sbloccata questa mattina a Montecitorio, dove si è tenuta una riunione riservata tra i rappresentanti del Pd nelle due Camere con i presidenti Pietro Grasso e Laura Boldrini. Il Pd, al termine di una riunione, ha dato l'ok alla delibera degli uffici di presidenza di Camera e Senato, che verranno approvate il 7 maggio. 

La riunione era stata preceduta da un altro incontro tra tutti i componenti del Pd degli uffici di presidenza di Camera e Senato. Ad incontrare Grasso e Boldrini sono stati il capogruppo a palazzo Madama Luigi Zanda e il questore di Montecitorio Paolo Fontanelli.

Nelle scorse settimane c'era stato un dibattito sulla necessità, sostenuta da diversi costituzionalisti, di bloccare i vitalizi ai condannati con una legge ad hoc oppure sul fatto che bastasse una semplice delibera degli uffici di presidenza dei due rami del Parlamento. Oggi arriva il disco verde del Partito democratico alla strada della delibera.

Le riunioni dei vertici di Camera e Senato, che si terranno in contemporanea ma non congiuntamente, per decidere sul taglio dei vitalizi per i parlamentari condannati per gravi reati sono state convocate il 7 maggio alle 14. È quanto si apprende da ambienti parlamentari della maggioranza.

LE REAZIONI - Soddisfazione ha espresso il questore al Senato del Movimento 5 Stelle, Laura Bottici: "Ci auguriamo che la delibera convenuta tra i Presidenti di Camera e Senato e il Pd includa tutti i reati previsti dalla proposta fatta dal Movimento 5 Stelle già a giugno 2014 e poi ripresa dal presidente Grasso. Non vorremmo che l'accordo raggiunto mantenesse i vitalizi per alcune fattispecie di reato, come ad esempio l'abuso d'ufficio. Il M5S ha chiesto e continua a chiedere la revoca dei vitalizi per tutti coloro che sono stati condannati in via definitiva a prescindere dalla tipologia di reato".

"È positivo - sostiene in una nota il segretario nazionale dell'Italia dei Valori Ignazio Messina - aver impresso un'accelerazione sull'annosa questione della cessazione dei vitalizi agli ex parlamentari condannati, che Idv voleva cancellare con una proposta di legge presentata sia alla Camera che al Senato. Si tratta di un doveroso atto di sobrietà contro questa vergogna, per il quale noi dell'Idv ci battiamo da anni. Saremo però pienamente soddisfatti solo quando il provvedimento sarà effettivamente, ed efficacemente, in vigore".

Soddisfazione ha espresso anche il presidente del Senato Piero Grasso: "A giugno scorso fu un grande onore per me partecipare alla cerimonia che intitolò nuovamente a Pio La Torre l'aeroporto di Comiso. In quella occasione lanciai una proposta chiara e inequivocabile: abolire i vitalizi agli ex parlamentari condannati per reati gravi. In questi 10 mesi si è a lungo discusso sulla ratio e sulle modalità: finalmente il 7 maggio gli Uffici di Presidenza della Camera dei Deputati e del Senato saranno chiamati a deliberare sulla mia proposta, che considero fondamentale per restituire piena dignità alle nostre Istituzioni e che vuole essere un atto concreto per ricostruire la fiducia tra la politica e i cittadini". E' quanto ha scritto il presidetne del Senato, Pietro Grasso sul suo profilo Facebook.

"Domani sarà l'anniversario dell'assassinio di Pio La Torre, un uomo dotato di straordinarie qualità politiche e di una non comune integrità morale - ha aggiunti la seconda carica dello Stato -: fu ucciso dalla mafia proprio per il suo impegno politico e sociale contro le organizzazioni criminali. Credo che non esista modo migliore per ricordare la sua figura".