Presidente Bonaccini, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha messo sul tavolo alleanze giallorosse anche a livello locale. È d’accordo? "Andiamo con ordine: anzitutto stiamo discutendo di una soluzione per l’Italia, per avere finalmente un Governo che governi e chiuda l’esperienza negativa dell’ultimo anno e mezzo. Le priorità non sono i destini dei partiti, bensì creare lavoro, ridurre le imposte per lavoratori, famiglie e imprese, garantire una scuola e una sanità di qualità, adottare misure radicali per l’emergenza climatica e la sostenibilità ambientale".
Un’allenza con i grillini le farebbe comodo. "Le elezioni regionali non si vincono con accordi a tavolino. Prendiamo l’Emilia-Romagna: è evidente che la sfida qui è con la destra a trazione leghista, che su questi temi non ha proprio nulla da rivendicare né da proporre. Ci rivolgiamo a tutti i cittadini che non voglionolasciare l’Emilia-Romagna alla destra e alla Lega, chiedendo loro di andare avanti, aprendoci al civismo e alle sensibilità ambientaliste".
C’è un terreno comune con i 5 stelle? "Sulla carta sì, soprattutto se il programma con cui nascerà il nuovo Governo avrà al centro proprio questi temi. Ma noi non cerchiamo desistenze o accrocchi: ci rivolgeremo a tutti su questi contenuti per battere l’avversario, che è la Lega, non altri".
Quali paletti considera insuperabili da parte del Pd? "Il Pd ha deciso all’unanimità di provare a formare un governo di svolta sociale e ambientale, democratica ed europea. Questo deve essere il traguardo, il cambiamento che serve. E noi su questo abbiamo un contributo da dare come Emilia-Romagna, per le cose fatte e che stiamo facendo: qualcuno si occupava solo di contrastare le Ong, noi qui abolivamo i superticket sanitari facendo risparmiare ai nostri cittadini 32 milioni di euro e decidevamo di dimezzare l’Irap per oltre 11mila imprese nei Comuni montani; abbiamo deciso di abbattere le rette dei nidi, in media, per mille euro a figlio a partire da settembre e da quest’inverno aiuteremo le famiglie in difficoltà a pagare l’affitto. Questi sono i paletti insuperabili: la centralità del lavoro e degli investimenti per sostenibilità ambientale, una scuola di qualità e una sanità di eccellenza accessibile a tutti".
L’autonomia regionale e le grandi opere come si conciliano con le posizioni dei 5 Stelle? "Abbiamo chiesto lo sblocco di infrastrutture ferme da anni, finanziate, progettate e con gli iter autorizzativi praticamente chiusi, e lo abbiamo fatto insieme a enti ocali, sindacati, imprese. Il ministro Toninelli ha voluto sottoporre questi progetti all’analisi costi-benefici ed ha dovuto riconoscere che sono opere che migliorano la vita delle persone e dell’ambiente, oltre che la competitività del nostro territorio. Anche la nostra proposta di autonomia regionale si sta dimostrando, nei fatti, la più equilibrata. Non solo può essere un punto di intesa tra Pd e 5 Stelle, ma è la sola proposta che può sbloccare un percorso bloccato nell’ultimo anno e mezzo sebbene la Lega avesse promesso in campagna elettorale un via libera immediato".
Il caso Bibbiano vede PD e 5 Stelle contrapposti con parole durissime. La magistratura farà le proprie valutazioni, la politica? "Intanto si riconosca che la Regione Emilia-Romagna si è mossa subito. Abbiamo istituito una Commissione tecnica per valutare entro ottobre l’intero sistema di protezione dei minori, a partire dalle procedure di affido, per capire dove e come intervenire per garantire la tutela dei bambini e delle famiglie. Inoltre, proprio ieri ha iniziato a lavorare la Commissione regionale d’inchiesta sui fatti della Val d’Enza: sono state accolte tutte le richieste di audizione e le sedute saranno in streaming. Non accetto ombre: confermo che la Regione si costituirà parte civile nel procedimento penale in quanto parte lesa. Chi avrà commesso reati dovrà pagare senza sconti".