Sono almeno quattro le indagini – o meglio le pre-investigazioni visto che l’Antimafia non ha poteri e competenze delle procure ordinarie – che sarebbero state svolte dall’allora sostituto procuratore Antonio Laudati e dal fidato luogotenente Pasquale Striano, già a capo della squadra Sos, estranee alle attività di servizio e nell’ambito di un "disegno criminoso" e che hanno portato all’apertura di altrettante indagini. Ma l’"innesco" – secondo l’accusa mossa ora dalla procura di Perugia – era di confidenti o amici degli indagati, invece che approfondimenti istituzionali.
Un episodio riguarda il presidente della Figc, Gabriele Gravina (nella foto). Sul quale Laudati (fingendo di aver avuto informazioni di reato dalla procura di Salerno e non invece, com’era accaduto da un ex collaboratore dello stesso Gravina, che Striano aveva incontrato in segreto insieme ad altri ufficiali della Gdf) ha fatto aprire un fascicolo dalla procura di Roma "ipotizzando attività illecite poste in essere dallo stesso Gravina".
Eri.P.