Roma, 14 ottobre 2024 – Il neo ministro della Cultura Alessandro Giuli ha ignorato le polemiche e nominato Francesco Spano suo capo di gabinetto.
A manifestare più di una perplessità nei confronti di Spano – dopo un primo incarico a vice capo di gabinetto – di era stata l’onlus Pro Vita & Famiglia, vicina proprio al centrodestra di cui Giuli è esponente. L’associazione antiabortista, sostenitrice della cosiddetta ‘famiglia tradizionale’, ha addirittura avviato nei giorni scorsi una raccolta firme per l’allontanamento dal MiC di Spano, il cui curriculum sarebbe macchiato dal presunto ‘scandalo Unar’.
Il caso ‘Unar’
Direttore nel 2017 dell’Ufficio antidiscriminazioni razziali per conto del governo Gentiloni, Spano si era dimesso dopo un video mandato in onda da Le Iene che accusava l’Unar di aver finanziato un’associazione Lgbt, più o meno nascostamente dedita a “prostituzione maschile” e “scambismo” (virgolettati di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita), di cui Spano avrebbe avuto la tessera.
La protesta di Pro Vita
Ignorando il fatto che Spano è stato poi scagionato dalla Corte dei Conti in merito all’uso soldi pubblici, Antonio Brandi ha definito la sua attuale nomina al Ministero della Cultura “politicamente più grave e imbarazzante” del caso dell’ex ministro Sangiuliano, predecessore di Giuli, e dell’influencer Maria Rosaria Boccia. Il presidente di Pro Vita ha perfino (polemicamente) chiamato in causa la stessa Giorgia Meloni, “che all'epoca dei fatti non solo pretese le dimissioni di Spano, ma chiese giustamente la chiusura dello stesso Unar”.
Giuli nomina Spano
Le rivendicazioni di Pro Vita non hanno mosso di una virgola il ministro Giuli, che viene da una lunga collaborazione con Spano alla Fondazione Maxxi. "Francesco è bravo – avrebbe replicato il ministro secondo un articolo di Huffington Post – non importa cosa faccia nella vita privata. Non mi confronto con chi ha pregiudizi fondati su fanatismi religiosi”. E così oggi è arrivata la nomina a capo di gabinetto di Spano che fa seguito a quella di vice. Spano prende il posto Francesco Gilioli, il cui incarico è stato revocato da Giuli essendo "venuto a mancare il rapporto fiduciario".