Roma, 9 luglio 2019 - Nuova lite tra gli alleati di governo M5s e Lega. A innescare la miccia è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità, Vincenzo Spadafora, con un'intervista a La Repubblica. Una "pericolosa deriva sessista" affligge l'Italia, con l'aggravante che gli "insulti alle donne arrivano proprio dalla politica, anzi dai suoi esponenti più importanti", dice il deputato pentastellato, ritenuto molto vicino a Luigi Di Maio, puntando dritto contro Matteo Salvini. "Gli attacchi verbali del vice premier alla capitana Carola", definita "criminale, pirata, sbruffoncella", hanno "aperto la scia dell'odio maschilista contro Carola", incalza.
IRA SALVINI - Le dichiarazioni di Spadafora scatenano l'ira dei leghisti che, con i capigruppo al Senato e alla Camera Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, ne chiedono subito le dimissioni. Richiesta confermata più tardi dallo stesso Salvini. "Cosa sta a fare Spadafora al governo con un pericoloso maschilista? Se pensa che sono così brutto e cattivo, fossi in lui mi dimetterei e farei altro, ci sono delle Ong che lo aspettano", dice, durissimo, il ministro dell'Interno. Che nel pomeriggio chiarisce: "Il governo non è rischio, se tutti lavorano il governo va avanti".
Un tentativo di abbassare i toni dopo alcuni segnali tutt'altro che distensivi: è saltata la cabina di regia per l'attuazione del piano sulla violenza contro le donne e la successiva conferenza stampa che era prevista per oggi con Giulia Bongiorno. L'annullamento è stato comunicato da Spadafora che ha addotto "motivi personali". "A breve, il sottosegretario annuncerà le date di riconvocazione di entrambe, considerato il rilievo strategico del sostegno ai centri anti violenza e a tutte le iniziative legate alle Pari Opportunità", si legge in una nota.
LE OPPOSIZIONI - E la bega politica non lascia fuori nemmeno le opposizioni. Forza Italia con il capogruppo Mariastella Gelmini accusa Spadafora di "cinismo" per aver annullato l'evento previsto, mentre Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia espime "solidarietà al ministro Salvini". Il Pd invece, pur difendendo il sottosegretario ("Ci fa piacere che il sottosegretario Spadafora si accorga oggi dell'odio maschilista nei confronti delle donne vittime di continui attacchi verbali da parte di esponenti di spicco del governo"), lo accusa di fare "un vuoto esercizio retorico".
M5S MINIMIZZA - Intanto il Movimento 5 Stelle cerca di minimizzare. "Quanto casino per un'intervista, ma è possibile che ora il problema di questo Paese debba diventare una intervista? Pensiamo a lavorare piuttosto visto che i risultati ci sono - dice Luigi Di Maio -. Sono già partiti quasi tutti gli appalti, il 96%, dei 400 milioni stanziati per i Comuni. Questi sono temi di cui deve parlare il governo e che ci rendono orgogliosi. Quindi lavoriamo e andiamo avanti". Più laconico il presidente della Camera, Roberto Fico. A chi gli chiede se Spadafora debba dimmettersi, risponde: "Certo che no". E aggiunge: "Quando interviene pubblicamente interviene nel'ambito delle sue competenze, perché ha analizzato un dato che, con la sua delega, vuole combattere".