Roma, 12 novembre 2024 - In una settimana quante cose possono succedere e sì, determinare l’orientamento di voto. Dalle “toghe rosse” sul caso Albania alle “camicie nere” in marcia a Bologna fino al Donald Trump che col suo “America first” se ne torna alla Casa Bianca: dietro ogni evento e una sua connotazione semantica si nasconde un giudizio politico sui nostri rappresentanti politici e l’intenzione di voto. E a rivelarne l’orientamento di questa settimana è la fotografia scattata da Swg in cui Fratelli d'Italia arriva a sfiorare il 30% mentre il Partito democratico scende al 22,1%. Ecco chi sceglierebbero gli italiani se si votasse oggi alle urne.
Le intenzioni di voto
L’orientamento di voto di questa settimana mostra un rafforzamento per alcuni dei principali partiti di maggioranza. Fratelli d'Italia registra un incremento dello 0,4%, seguita dalla Lega e da Alleanza Verdi e Sinistra che guadagnano rispettivamente lo 0,1% e lo 0,2%. Al contrario, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle subiscono una lieve flessione, con una perdita dello 0,2% per il primo e dello 0,3% per il secondo. Forza Italia resta invece stabile. Tra i partiti minori, Azione e Pace Terra Dignità non registrano variazioni, mentre +Europa e Noi Moderati guadagnano lo 0,1%. Calano invece Italia Viva e Sud Chiama Nord (-0,1%) e le altre liste (-0,2%).
Ecco i dati Swg relativi alla settimana dal 6 all’11 novembre 2024.
Gradimento per l’esecutivo Meloni
Fratelli d'Italia mantiene il suo primato e non scende nei consensi, anzi rafforza ulteriormente la sua distanza rispetto agli altri partiti, alleati e non. Con un +0,4% il partito di Giorgia Meloni raggiunge il 29,8%, avvicinandosi sempre di più alla soglia del 30%.
Scendono Pd e M5s
Non si può dire lo stesso del Partito democratico che con un -0,2% scende al 22,1%. Sebbene primo partito d’opposizione in Italia e al secondo posto dopo Fdi, il Pd di Elly Schlein si conferma al di sotto della soglia conquistata alle elezioni europee non rappresentando, al momento, alcuna minaccia concreta per il partito di Meloni. Idem per il M5s che, con le sue turbolenze interne Grillo vs Conte, scende all’11,3% (sebbene mantenga una percentuale superiore a quella raggiunta alle europee). Diverso è il discorso per Alleanza Verdi-Sinistra, l’unico partito del campo largo a guadagnarsi uno 0,2% raggiungendo il 6,7%; una crescita, dunque, anche se come il Pd non supera la soglia delle europee.
Il testa a testa Fi e Lega
Nel centrodestra si riaccende la competizione tra Lega e Forza Italia in un evidente testa a testa attorno all’8,9%. Tra alti e bassi i due partiti di maggioranza dopo Fdi continuano a contendersi il secondo posto. Questa settimana è Forza Italia a frenare, mentre la Lega conquista uno 0,1% di gradimento in più.