Roma, 13 maggio 2020 - Silvia Romano "neo-terrorista". A definire in questo modo la cooperante italiana rapita in Kenya il 20 novembre 2018 e liberata pochi giorni fa è stato il deputato della Lega Alessandro Pagano. Le parole sono state pronunciate in Aula alla Camera e hanno innescato le vivaci proteste di molti altri parlamentari presenti. Pagano è stato subito ripreso dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna. Quindi la presa di posizione di Roberto Fico, numero uno di Montecitorio, su Twitter: "Parole violente e inaccettabili". L'aula era riunita per approvare il cosiddetto dl lockdown, il decreto 19.
Le parole d'odio rivolte a Silvia Romano nell'aula della Camera sono violente e inaccettabili.@Montecitorio è il luogo del dibattito e del confronto, anche acceso, non la sede per formulare insulti a una giovane che viene da diciotto mesi di inferno.
— Roberto Fico (@Roberto_Fico) May 13, 2020
Le reazioni
Insorgono Pd e Movimento 5 Stelle. Dai banchi dem Emanuele Fiano è intervenuto sostenendo che "è inaccettabile calunniare una ragazza prigioniera di una banda di terroristi". Leghisti "vecchi razzisti e squallidi sessisti", scrive su Twitter Matteo Orfini (Pd). "È un`italiana! Non una neo-terrorista", scrive, sempre su Twitter, Enrico Borghi, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera. E chiede le immediate scuse da parte della Lega.
"Parole semplicemente vergognose, soprattutto perché evocano un crimine tremendo come il terrorismo", affermano i deputati M5s in commissione Esteri alla Camera. "Purtroppo in questi giorni Silvia ha ricevuto insulti di ogni genere, ma che questo accanimento propagandistico contro di lei si sposti nell'aula di Montecitorio è assolutamente inaccettabile", aggiungono parlando di "assurda inversione dei fatti" e "accuse gravissime". I 5 stelle chiedeono "rispetto" per la cooperante che "non può e non deve subire questa prepotenza". Perché "nessuno ha il diritto di ergersi a giudice delle scelte altrui o di valutare le condizioni psicologiche di una persona che ha vissuto momenti drammatici della sua esistenza, lontana dalla sua casa e dai suoi affetti".
Difende Pagano il senatore di Forza Italia, Francesco Giro. "La politica invece di strillare contro le dichiarazioni di Pagano presti attenzione all'inchiesta della Procura su questo rapimento che inizia a presentare profili di forte anomalia sui quali occorre fare chiarezza", dichiara." Qualcosa non quadra - sottolinea Giro -. Fa impressione il sorriso della ragazza dopo 18 mesi di sequestro e il viso tragico del giornalista Domenico Quirico dopo 5 mesi di sequestro".
Salvini
Anche il leader della Lega si smarca dalle parole di Pagano, pur senza citarle direttamente. "Il problema non è Silvia Romano, una ragazza mandata allo sbaraglio, usata dai terroristi per ottenere soldi e armi, esibita velata alle telecamere di tutto il mondo da un governo incapace di gestire l'emergenza, prima sanitaria, oggi economica e sociale", scrive su Facebook dopo l'intervento del collega di partito. "Lasciamo stare Silvia, cui auguro vita lunga e felice, e guardiamo al vero nemico, al vero pericolo per i nostri figli, per l'Italia, per il mondo, per la Libertà: l'Islam fanatico, integralista, violento, assassino", aggiunge.
Meloni
"Da patriota quale sono, farò e farei tutto quello che posso fare per riportare a casa un compatriota". Lo dice Giorgia Meloni, ospite dell'Aria che tira su La7, a proposito della liberazione della cooperante milanese. "Ma uno Stato serio dà il segnale che non è remunerativo rapire un italiano, indipendentemente da quello che ha fatto", aggiunge. "Quindi adesso deve andare a stanare casa per casa i rapitori perché altrimenti sa quanti connazionali esponiamo al rischio?".
Silvia Romano, l'inchiesta
Ieri è emerso che i pm di Milano stanno indagando per "minacce aggravate" ai danni di Silvia Romano. Nel mirino i numerosi attacchi ricevuti sui social dalla 25enne milanese. La casa della cooperante è stata sorvegliata a scopo precauzionale, chiuso il suo profilo Facebook. "Chiunque tornerebbe convertito", ha detto ieri la mamma di Silvia a proposito della scelta di fede della figlia. "Provate a usare il cervello", ha aggiunto rivolgendosi ai cronisti.