Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Siccità, per ora nessun razionamento dell'acqua a Roma

Il ministro Galletti: "I prelievi dal lago di Bracciano continueranno". Raggi: "Abbiamo scongiurato che un milione e mezzo di cittadini rimanesse senz'acqua"

Due turiste attingono acqua da una fontana (Lapresse)

Roma, 28 luglio 2017 - Niente razionamento dell'acqua a Roma: Acea potrà continuare a prelevare dal lago di Bracciano, anche se in forma ridotta, dai 900 litri al secondo di adesso a 400 litri. Lo ha deciso la Regione Lazio a seguito di una trattativa con il ministero dell'Ambiente. L'annuncio è stato dato direttamente dal ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti. E' chiaro, però che occorre trovare immediatamente soluzioni alternative - ha puntualizzato il ministro -. Acea e Comune facciano quello che spetta loro: interventi di manutenzione della rete e nuove infrastrutture. Non si può più perdere tempo".

L'Acea, dunque, potrà continuare a prelevare acqua dal lago di Bracciano agonizzante, anche se in quantità minore e progressivamente sempre meno (per l'esattezza 400 litri al secondo fino al 10 agosto e 200 litri al secondo dall'11 agosto), fino allo stop totale il primo settembre. "Abbiamo scongiurato che un milione e mezzo di cittadini rimanesse senz'acqua. È una buona notizia per tutti. Ma non abbassiamo la guardia", scrive la sindaca su Twitter. 

SCONTRO POLITICO - Insomma intesa raggiunta. Ma è scontro politico tra Regione e Campidoglio con il presidente Nicola Zingaretti che punta il dito contro la sindaca Virginia Raggi. Il governatore del Lazio, nel ringraziare il premier Gentiloni e il ministro Galletti, si dice "addolorato di questo continuo, e a questo punto inspiegabile e irresponsabile, atteggiamento da parte del sindaco di Roma e proprietario dell'ente gestore e sindaco della Città metropolitana, di scaricare le responsabilità su tutti i temi dell'agenda di governo della Capitale del Paese". "Per risolvere il problema ed evitare la turnazione dell'acqua a Roma, con tutti i rischi che ne derivano, restano in campo solo la Regione Lazio e il Governo: siamo cioè in due a farci carico della situazione - continua Zingaretti - . Siamo qui per governare una emergenza e risolvere problemi non creati da noi. I cittadini di Roma e del Lazio sappiano di poter contare su una amministrazione seria al servizio della comunità".. 

Il tutto mentre Raggi convoca una conferenza stampa (mezz'ora prima di quella di Zingaretti) per sottolineare che il Comune ha fatto tutto quello che poteva, chiamando in causa Palazzo Chigi e Regione. intollerabile che Roma venga privata dell'acqua. È un danno enorme per i cittadini, per le attività economiche e commerciali. Un danno di immagine per l'Italia - aveva già detto in precedenza la sindaca -. Sono preoccupata soprattutto per la fornitura di acqua ad ospedali e per l'approvvigionamento ai Vigili del Fuoco che in un periodo come questo risulta di fondamentale importanza. Il Governo intervenga con gli strumenti che ha a disposizione. È necessaria la dichiarazione dello Stato di emergenza". Stato di emergenza, analogo a quello dello scorso giugno per le province di Parma e Piacenza, che era stato chiesto questa mattina dal suo partito, il Movimento 5 stelle, al Consiglio dei ministri.