Udine, 12 maggio 2017 - Esplode la polemica, soprattutto sui social, per una frase della governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani sugli stupri e su una presunta classifica di gravità. Ecco qui: "La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese".
La presidente si riferiva a un tentativo di stupro subito da una minorenne la sera del 9 maggio a Trieste da parte di un cittadino iracheno richiedente asilo.Per Serracchiani "in casi come questi riesco a capire il senso di rigetto che si può provare verso individui che commettono crimini così sordidi. Sono convinta che l'obbligo dell'accoglienza umanitaria non possa essere disgiunto da un altrettanto obbligatorio senso di giustizia, da esercitare contro chi rompe un patto di accoglienza. Per quanto mi riguarda, gesti come questo devono prevedere l'espulsione dal nostro Paese, ovviamente dopo assolta la pena. Se c'è un problema di legislazione carente in merito - ha aggiunto Serracchiani - bisogna rimediare". La presidente ha voluto esprimere "massima solidarietà verso la vittima della violenza e gratitudine alle forze dell'ordine che hanno assicurato alla giustizia l'assalitore".
Poi su Twitter la Serracchiani sembra voler ridimensionare la portata delle sue affermazioni:
Non esistono stupri di serie a o serie b. Sono tutti ugualmente atroci. In questo caso all'atrocità si aggiunge rottura patto di accoglienza
— Debora Serracchiani (@serracchiani) 11 maggio 2017
MDP: "DELIRIO" - E su facebook risponde alla Serracchiani l'ex compagno di partito Francesco Laforgia presidente dei deputati di Articolo 1 - Mdp: "Qui non si tratta, solamente, della deriva di un partito, che mi interessa meno. Ma dello scivolamento di un intero Paese sul piano della civiltà, innanzitutto nell'uso delle parole. Spero che qualcuno fermi questo delirio".
SAVIANO - Durissimo Roberto Saviano su Twitter: "Salvini saluta l'ingresso di Serracchiani nella Lega. Spero la candidi lui: se lo fa ancora il Pd, vuol dire che il Pd è diventato la Lega".
Salvini saluta l'ingresso di Serracchiani nella Lega. Spero la candidi lui: se lo fa ancora il Pd, vuol dire che il Pd è diventato la Lega. pic.twitter.com/nuNaNvHHpf
— Roberto Saviano (@robertosaviano) May 12, 2017
NUOVA REPLICA - Nel pomeriggio la Serracchiani torna sulla questione. "Al di là del caso specifico - scrive la presidente friulana su Facebook -, in cui le responsabilità saranno accertate dalle autorità, io ho sentito il dovere di dire una cosa che credo di buon senso, anche se scomoda. E credo di aver detto una cosa evidente alla stragrande maggioranza dei nostri concittadini. Non rendersene conto significa fare il gioco di quelli che razzisti lo sono veramente". Quindi aggiunge: "I razzisti vogliono respingere i richiedenti asilo, io voglio accogliere chi scappa dalla guerra. I razzisti pensano che una violenza fatta da uno straniero sia peggiore di quella fatta da un italiano, per me la violenza e' sempre e comunque da condannare, senza colore e senza graduatorie. Se occorre lo ripeto". Poi spiega che "un richiedente asilo chiede un atto di solidarietà e la comunità che lo accoglie instaura con lui un rapporto di fiducia. Solidarietà e fiducia tengono insieme le famiglie. Per questo una violenza su un minore è odiosa, ma se viene compiuta in famiglia è ancora più odiosa. A renderla tale è il fatto che a commetterla è stata una persona "di fiducia". Oltre alla vittima, della quale ci si dimentica sempre quando scoppiano polemiche ideologiche e pretestuose, vengono infatti traditi gli altri richiedenti asilo e tutti quelli che si battono per l'accoglienza dei migranti".
L'AGGRESSIONE - Govand Mekail, 26 anni, è stato arrestato per aver aggredito a morsi una ragazza minorenne nel tentativo di avere un rapporto sessuale nei pressi della stazione ferroviaria. La giovane è stata attirata da una richiesta di aiuto dell'uomo, riverso a terra, che le aveva chiesto di accompagnarlo in una zona dello scalo ferroviario dove sono parcheggiati vagoni in disuso. Qui il suo atteggiamento sarebbe cambiato: la vittima ha raccontato di essere stata trascinata dentro il bagno di una carrozza, derubata del denaro, costretta a bere un alcolico, e picchiata nel tentativo di violenza sessuale.
La ragazza è tuttavia riuscita a fuggire in autobus, venendo notata in una zona centrale della città da altre tre ragazze, che hanno attirato l'attenzione degli agenti. Era in evidente stato di choc, con una ferita al ginocchio e numerose ecchimosi sul viso. Il sospetto è stato immediatamente notato e rintracciato a poca distanza del luogo della violenza da una pattuglia del Commissariato di Opicina, lo ha fermato.