Venerdì 26 Luglio 2024

E’ morto Sergio Staino. Il vignettista ed ex direttore dell’Unità aveva 83 anni

Il ‘papà’ di Bobo era malato da tempo. E’ stato maestro di satira politica e di costume

Firenze, 21 ottobre 2023 – Se ne è andata la matita più audace d’Italia. Addio al vignettista Sergio Staino, papà di Bobo ed ex direttore dell’Unità.  Si è spento stamani in ospedale a Firenze all’età di 83 anni. Staino, malato da molto tempo, era stato ricoverato qualche giorno fa. E’ stato maestro di satira politica e di costume, ricordato per il suo tratto sagace e inconfondibile. 

Sergio Staino
Sergio Staino

Vita e carriera 

Vignettista, fumettista, disegnatore tra i più noti in Italia, Sergio Staino è stato da sempre un'intellettuale della sinistra italiana.

Nato e cresciuto a Piancastagnaio, in provincia di Siena, dopo essersi laureato in architettura ha insegnato educazione tecnica in vari licei della provincia di Firenze, stabilendosi poi a Scandicci. La sua carriera da fumettista ha avuto inizio nel 1979 con la prima pubblicazione di una striscia di Bobo sulla rivista di fumetti Linus

Bobo, impegnato a sinistra, pensatore, lavoratore e disilluso padre di famiglia, è passato tra le pagine di diversi quotidiani e riviste, dove spesso commentava i fatti del giorno in modo incisivo. "Bobo nacque, come spesso accade, per disperazione - raccontava anni fa Staino -. Ero un uomo inquieto, in crisi. Cercavo che cosa fare da grande. L'immagine di Bobo nacque d'istinto. Anche il nome. E’ un arrabbiato, disilluso, romantico, democratico, di sinistra”. Iscritto al Pci, calvo, occhialuto, barbuto e piuttosto pingue, Bobo era una sorta di alter ego dell’autore, ne rifletteva le incertezze e la profonda sensibilità umana. Incarnando i sentimenti e le frustrazioni della sinistra italiana, ebbe un enorme successo.

Sergio Staino (Ansa)
Sergio Staino (Ansa)

Tra il 1980 e il 1981, Staino ha iniziato a collaborare con la pagina culturale del quotidiano Il Messaggero, e l'anno successivo con l'Unità, di cui è stato il vignettista storico diventando poi direttore nel 2016. Dal 1986 aveva anche fondato e diretto il settimanale satirico Tango. Ha anche collaborato con Rai3, dove nel 1987 ha diretto la rubrica Teletango e, nel 1993, firmato il programma satirico Cielito Lindo, poi con Avvenire, La Stampa e Atlante, il magazine online di Treccani.it.

Sin dal 1977 il vignettista ha accusato gravi problemi alla vista, causati da una progressiva degenerazione retinica, che con il tempo lo hanno reso quasi cieco. Ha affrontato la malattia con estremo coraggio, assistito dalla moglie Bruna, continuando a lavorare fino all’ultimo, con l’aiuto del computer anche se con notevole fatica.

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