Giovedì 17 Ottobre 2024

Sei milioni di indigenti. Record di povertà per le famiglie operaie . Mai così tante in Italia

In Italia nel 2023 si registra un record storico di quasi 6 milioni di poveri assoluti, con un aumento significativo anche tra le famiglie operaie e categorie sociali considerate privilegiate, a causa del persistente calo della produzione industriale. La povertà si diffonde anche nel Nord Italia, segnalando una situazione preoccupante.

Sei milioni di indigenti. Record di povertà per le famiglie operaie . Mai così tante in Italia

In Italia nel 2023 si registra un record storico di quasi 6 milioni di poveri assoluti, con un aumento significativo anche tra le famiglie operaie e categorie sociali considerate privilegiate, a causa del persistente calo della produzione industriale. La povertà si diffonde anche nel Nord Italia, segnalando una situazione preoccupante.

ROMA

Essere o diventare poveri in Italia non è un’esperienza per pochi. Nel 2023, con quasi 6 milioni di "poveri assoluti", esattamente 5,69 milioni, si è toccato il record storico del numero di indigenti dal 2014, anno in cui si è cominciato a fare questo tipo di rilevazione. In Italia essere poveri è una condizione che riguarda più di una persona su dieci (10,6%), e i minori in condizioni di povertà sono arrivati a 1,29 milioni. Dal rapporto Istat, emerge che il disagio economico si aggrava per gli operai la cui quota in "povertà assoluta" è in continuo aumento. Le famiglie operaie in povertà nel 2023 hanno toccato il livello record di 16,5%, cioè un balzo di quasi due punti in più rispetto al 14,7% del 2022, stesso balzo anche per le famiglie operaie considerate in "povertà relativa" che passano dal 16,8% del 2022 al 18,6% del 2023. Il dato non stupisce considerando che la produzione industriale italiana ha segnato ad agosto il suo diciannovesimo mese di calo consecutivo. Ma la povertà inizia a erodere anche le categorie sociali considerate privilegiate. Nel 2023 sono aumentate le famiglie di "dirigenti, quadri e impiegati dipendenti" in "povertà assoluta", passate dal 2,6% del 2022 al 2,8% del 2023 come quelle di "imprenditori e liberi professionisti" (da 1% all’1,7%). Migliora invece il tenore di vita delle famiglie di lavoratori autonomi. Meno prevedibile, e per questo più preoccupante, è l’aumento della povertà nel Nord Italia.