Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Scoppia il caso Bari: "Infiltrazioni mafiose". Ipotesi scioglimento. Decaro: atto di guerra

Dopo gli arresti, iter del Viminale che può portare al commissariamento del Comune. La leader del Pd: "Scelta politica a 3 mesi dalle elezioni". Molteni: era dovuto.

Antonio Decaro con Elly Schlein in una immagine di archivio (Ansa)

Antonio Decaro con Elly Schlein in una immagine di archivio (Ansa)

Bari, 20 marzo 2024 – "È stato firmato un atto di guerra nei confronti della città di Bari. Il ministro Piantedosi mi ha comunicato telefonicamente che è stata nominata la commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune di Bari". Ad anticiparlo il sindaco, Antonio Decaro, esponente di primo piano del Pd e presidente dell’Anci. La commissione ministeriale è stata nominata per accertare le presunte infiltrazioni mafiose nel Consiglio comunale del capoluogo pugliese e in altre aziende municipalizzate dopo l’arresto di 130 persone nell’ambito di un’inchiesta della Dda barese che ha svelato un presunto intreccio mafia-politica con scambio di voto alle Comunali del 2019. La vicenda è finita anche all’attenzione della Commissione parlamentare antimafia con l’apertura di un fascicolo amministrativo. Nelle scorse settimane, i parlamentari pugliesi hanno avuto un incontro con il ministro, Matteo Piantedosi, durante il quale hanno chiesto di valutare il caso. Il Viminale, in serata, ha fatto sapere che l’accesso ispettivo a Bari "era necessario".

Se si dovesse arrivare allo scioglimento e alla nomina di un commissario, le elezioni slitterebbero sino a 18 mesi. Il sindaco De Caro considera il provvedimento un "meccanismo a orologeria dettato da un gruppo di centrodestra". E lo scontro politico non si è fatto attendere. "Atto politico", dice il responsabile Enti locali, Davide Baruffi; il responsabile Economia dem, Antonio Misiani, ricorda l’impegno per la legalità di Decaro. La leader del Pd, Elly Schlein, evidenzia la gravità dei fatti: "Rimaniamo basiti rispetto alle modalità con cui il ministro Piantedosi ha annunciato la nomina della Commissione. Una scelta che arrivando a tre mesi dalle elezioni sembra molto politica".

No, sembra risponderle alla distanza il sottosegretario Nicola Molteni (Lega): "Il governo in carica ha sciolto 15 comuni di cui 4 di centrodestra, 3 di centrosinistra e 8 guidati da liste civiche". "Decaro dovrebbe apprezzare l’azione di Piantedosi", scrivono in una nota i parlamentari pugliesi di FI, Dario Damiani, Giandiego Gatta, Andrea Caroppo e Vito De Palma.