Giovedì 31 Ottobre 2024
GIOVANNI ROSSI
Politica

Scontro toghe-governo. L’Anm: "C’è aria pesante". La Lega: i magistrati lavorino

Santalucia: "Continui attacchi". E lancia l’assemblea straordinaria di Bologna. Salvini: "Ennesimo comizio". Separazione delle carriere, Nordio accelera.

Scontro  toghe-governo. L’Anm: "C’è aria pesante". La Lega: i magistrati lavorino

Carlo Nordio, 77 anni, ministro della Giustizia ed ex magistrato

Il Ddl costituzionale sulla separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti approderà in Aula a Montecitorio il prossimo 26 novembre, e già governo e Associazione nazionale magistrati intensificano lo scontro. "In attesa delle riforme peggiorative dell’attuale assetto, si prova a impaurire i magistrati", denuncia il sindacato delle toghe. Il tema della separazione delle carriere – da sempre controverso – risulta incandescente dopo l’offensiva dell’esecutivo contro le mancate convalide dei trattenimenti dei richiedenti asilo da "Paesi sicuri": sicuri per il governo ma non secondo la Corte Ue. "Non possono esserci giudici che smontano la sera quello che altri fanno la mattina", è l’ultimo slogan del vice premier Matteo Salvini. E la Lega invita i pm ad andare "a lavorare": stop ai "comizi".

"Separazione delle carriere e riforma del Csm fanno parte del mandato che ci hanno affidato gli elettori, quindi non è neanche un nostro diritto ma un nostro dovere portarlo a compimento", rivendica il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Da un lato il Guardasigilli ripete "il cronoprogramma" con possibile "doppia lettura entro luglio" e successiva indizione del "referendum evitabile solo con maggioranza qualificata"; dall’altro lato riconosce che "in una materia così sensibile e controversa è giusto dare parola al popolo".

Lunedì a Bologna l’Anm vivrà "un’assemblea straordinaria che testimonia il clima di inquietudine" per una contrapposizione "che priva di serenità il lavoro: fai un provvedimento che non piace e diventi ‘rosso’. È inaccettabile", evidenzia il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia. Su La7, il numero uno dell’Anm risponde a Salvini così. Rappresentare "agli occhi dell’opinione pubblica la magistratura come un organo fazioso – spiega –, è come dire ai cittadini: i magistrati non sono magistrati perché un magistrato fazioso non è un magistrato". Risulta "grave" anche etichettare "un magistrato come anti-italiano", in una narrazione che lo antagonizza. E ancora più assurdo "è dire che i magistrati smontano il lavoro del governo". "Noi – ricorda Santalucia – non siamo chiamati a completare il lavoro del governo, ma a far rispettare diritti e garanzie delle persone".

Durissima la nota della Giunta Anm riunitasi ieri: "I continui attacchi mediatici ai giudici che assumono decisioni sgradite al potere ci costringono a prendere nuovamente parola per denunciare le ferite che questo abusato triste copione reca alle istituzioni. Non si accetta l’autonomia e l’indipendenza dell’ordine giudiziario, non si tollera che i giudici si esprimano senza assecondare i programmi del governo". Segue protesta contro l’opera di "politicizzazione mediaticamente imbastita": "Si rastrellano informazioni, anche le più estranee, per delineare pubblicamente il profilo del magistrato" come "di parte e ostile". "Si respira aria pesante. Confidiamo fermamente che tornino a prevalere il rispetto istituzionale e la ragione democratica".