Giovedì 21 Novembre 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Politica

Sciopero dei trasporti pubblici. Paralizzate le grandi città. L’ira di Salvini: sarà l’ultimo così

Stop senza fasce di garanzia. Schlein in piazza coi sindacati: insufficienti i 120 milioni per il 2025. Landini attacca il governo: "La premier dice di lavorare pur stando male? Un atto di bullismo".

Sciopero dei trasporti pubblici. Paralizzate le grandi città. L’ira di Salvini: sarà l’ultimo così

Manifestazione davanti al ministero dei Trasporti in occasione dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale

Finisce "con una adesione media del 90% e punte del 100%"; con la polemica tra Maurizio Landini e Giorgia Meloni; con Elly Schlein in piazza con i sindacati a Roma e Matteo Salvini che parla di aggressione agli italiani lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale per il rinnovo del contratto collettivo, che ha paralizzato le grandi città. Metropolitane, bus e tram fermi con poche eccezioni mentre il viceministro ai trasporti Edoardo Rixi annuncia per martedì 12 novembre la convocazione di "un tavolo per affrontare il tema del rinnovo del contratto del settore a livello nazionale e anche sui temi relativi alla gestione del Tpl".

LANDINI CONTRO MELONI

Da Roma, dove interviene alla manifestazione davanti al ministero dei Trasporti, il leader della Cgil dice che "c’è bisogno di una rivolta sociale perché è in discussione la libertà di esistere delle persone. Come fa uno ad essere libero se è precario? Come fa se non arriva alla fine del mese lavorando?". Le parole della premier che "lavora pur stando male" invece per Landini sono "un atto di bullismo" e "un attacco a chi quei diritti ogni giorno li vede messi in discussione o non ce li ha". Anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, vuole rispondere a Meloni, che da Budapest dice che il governo difende i diritti sindacali meglio dell’opposizione: "Si occupi di quei 3,5 milioni di lavoratori che non arrivano a fine mese, mentre continua a negare il salario minimo".

SCHLEIN E SALVINI

La leader dem parla di "tagli inaccettabili: i 120 milioni per il 2025 non sono sufficienti per un fabbisogno che i sindacati stimano in 1,7 miliardi, non c’è il recupero dell’inflazione e così si tagliano anche i servizi ai cittadini". Il ministro dei Trasporti gli risponde dall’Emilia-Romagna, mentre presenta la lista della Lega per le regionali: "Landini e Schlein hanno bisogno di ripetizioni: è indegno, oltraggioso e selvaggio scioperare senza rispettare fasce di garanzie. Lo sciopero poi cade sempre di venerdì, evidentemente la Costituzione italiana non prevede il mercoledì". Salvini promette che "sarà l’ultimo sciopero di questo genere" e dice che chi parla di rivolta sociale "fa politica, non sindacato. Uno sciopero generale contro l’aumento di stipendio per milioni di lavoratori succede solo in Italia".

LA MOBILITAZIONE

Alla fine della giornata i sindacati parlano di adesioni medie del 90%. A Roma, Milano e Torino si ferma la metropolitana, mentre a Genova si sfiora il 100%, a Firenze si arriva al 95% e Bologna e Napoli al 90%. Palermo si ferma all’80%. Il segretario della Filt Cgil Stefano Malorgio da piazzale Porta Pia parla di "una grande riuscita" della mobilitazione, che "non si ferma senza un rinnovo del contratto soddisfacente e senza un trasporto pubblico di qualità per chi viaggia e per chi lavora".