Sabato 27 Luglio 2024
GIOVANNI BOGANI
Politica

Schlein e Conte. Prove di campo largo?. Basta un abbraccio

I leader di Pd e M5s tra i ragazzi del festival di Giffoni

Schlein e Conte. Prove di campo largo?. Basta un abbraccio

L’abbraccio tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein ieri a Giffoni Valle Piana (Salerno)

GIFFONI VALLE PIANA (Salerno)

E alla fine si sono incontrati. E abbracciati, e parlati. Non è il bacio fra Breznev e Hoenecker nel graffito su quel che resta del Muro di Berlino, né Benigni che tiene in braccio Berlinguer. Però è già qualcosa di importante, in questo ottovolante di allontanamenti e riavvicinamenti fra la leader Pd e il leader 5 Stelle. Elly Schlein e Giuseppe Conte si sono incrociati, per pochi minuti, a Giffoni Valle Piana, dove si svolge il Giffoni Experience, il più grande festival di cinema per ragazzi al mondo.

Il programma della giornata li vedeva ospiti entrambi, ma in successione. Lei aveva appena finito un incontro con i ragazzi della sezione Giffoni Impact; lui avrebbe fatto la stessa cosa nel primo pomeriggio. Si sono incontrati a pranzo, nel convento trecentesco dedicato a San Francesco, ai piedi della collina di Terravecchia. "Non è stato un pranzo politico", dice Conte. "Ci siamo scambiati un po’ di aggiornamenti e qualche riflessione, ma in assoluto relax". Però sembra il segno di un ulteriore avvicinamento fra i due partiti. Alla fine del pranzo, la foto dell’abbraccio. Lei in jeans e camicia floreale, lui in camicia bianca e giacca blu. Lei aveva appena scherzato sulla Partita del cuore di qualche giorno fa: sul controllo di palla, sul gol annullato per fuorigioco. E, con i ragazzi di Giffoni, aveva appena risposto in termini possibilisti all’idea di un percorso comune con altri due leader della sinistra, Conte e Nicola Fratoianni (Avs). Quest’ultimo aveva lasciato poco prima un messaggio di unità sullo stesso palco.

Schlein commenta: "Sono convinta che nessuno dei nostri partiti da solo sia sufficiente per costruire una alternativa al governo Meloni. Abbiamo bisogno di unire le nostre forze su questioni concrete. Come il salario minimo, perché sotto i 9 euro all’ora non è lavoro, è sfruttamento. Parliamo sempre di immigrazione, ma non prestiamo attenzione alla necessità di tanti nostri giovani di emigrare". E sempre Schlein chiarisce: "Negli scorsi mesi, ho fatto più di 130 comizi. Ma quello che ricordo con più emozione è la manifestazione unitaria a Genova, dove le bandiere si mescolavano: del Pd, di altri partiti della sinistra, ma anche di associazioni e sindacati. E a un certo punto dalla folla hanno urlato: “Unità! Unità!“. Ecco, è la nostra stessa gente a chiedercelo. Ed è l’unità la premessa vera per costruire l’alternativa".

Conte, poche ore dopo, le fa eco. "L’alleanza? Ci stiamo lavorando. Il progetto del salario minimo ci ha visti uniti con il Pd, l’opposizione alla autonomia differenziata anche. Dobbiamo continuare in prospettiva. Dobbiamo pensare a un progetto di cambiamento del Paese, non di ‘ritorno al potere’. Il problema non è solo di mandare via Meloni, ma di mandarla via con un progetto serio, credibile e realmente alternativo. Occorrerà del tempo, e il M5s non si sottrarrà a questo obiettivo".