"Paura della condanna? No, è imbarazzante quello che abbiamo sentito. Non è un processo a un politico, a Matteo Salvini, al ministro, è un processo all'Italia", ha sottolineato il leader della Lega. "Perché se passasse l'aberrante concetto per cui non si possono bloccare i clandestini in Italia, non si possono fermare gli sbarchi, tutti hanno diritto di fare quello che vogliono", ha aggiunto Salvini che ribadisca "tutto il mondo sta andando in direzione opposta, la Germania chiude, la Gran Bretagna chiude, l'Olanda chiude e l'Austria chiude". "Non avrei mai pensato di sentirmi imputato, rischiando il carcere. Le dico, non ho paura per me, no. Rifarei esattamente domani quello che ho fatto. Cioè difendere i confini, la sicurezza, l'orgoglio, la legalità del nostro paese", ha detto il ministro, che ha spiegato: "Non sono preoccupato per me. Onestamente mi è pesato spiegare ai miei figli cosa stava succedendo".
PoliticaOpen Arms, Salvini: "Io non patteggio, ho ragione. Vado fino in fondo"