Nel contrasto ad un evento pandemico il piano prevede di individuare "protocolli di cura efficaci". Centrale l'uso dei vaccini, ma non esclusivo. Se "approvati e sperimentati" i vaccini "risultano misure preventive efficaci, contraddistinte da un rapporto rischio-beneficio significativamente favorevole", si legge. Ma "non possono essere considerati gli unici strumenti per il contrasto agli agenti patogeni". Vanno infatti "utilizzati insieme ai presidi terapeutici disponibili".In ogni caso la cui distribuzione "deve rispondere a criteri trasparenti e motivati, nel pieno rispetto dei principi etici e costituzionali di uguaglianza ed equità a livello nazionale e internazionale, affinché nessuno sia escluso". Fondamentale "la sensibilizzazione delle persone attraverso una comunicazione semplice ed efficace dei benefici e dei rischi correlati".
La campagna di informazione però non dovrà mai "utilizzare toni drammatici, generare discriminazioni e stigma sociale".PoliticaCosa prevede il nuovo Piano pandemico nazionale: vaccini solo "se sperimentati". Mai più Dpcm per i lockdown