Venerdì 24 Gennaio 2025
REDAZIONE POLITICA

Caso Santanché, La Russa: “Credo che stia valutando e lo farà bene”

La ministra del Turismo ha ribadito che non intende dimettersi per il falso in bilancio, reato per il quale è stata rinviata a giudizio. “Io continuo a fare il mio lavoro”

Roma, 24 gennaio 2025 – "Credo che Daniela Santanché stia in una fase di valutazione, credo stia valutando e sono sicuro che valuterà bene". A dirlo Ignazio La Russa, presidente del Senato nonché compagno di partito della ministra del Turismo. "Ho letto oggi le dichiarazioni che mi sembravano chiare. Da quel che ho letto, lei dice: non ho mai detto che mi dimetto per il falso in bilancio ho sempre detto che lo farei se arrivasse un rinvio a giudizio per la cassa integrazione", dice La Russa a Rai Radio1, ospite di ‘Un Giorno da Pecora’.

La ministra Daniela Santanché all'inaugurazione del Motor bike expo, a Verona (Ansa)
La ministra Daniela Santanché all'inaugurazione del Motor bike expo, a Verona (Ansa)

Daniela Santanché ha ribadito oggi la sua posizione a margine dell'inaugurazione del Motor bike expo a Verona, spiegando che sul falso in bilancio "non c'è nessuna implicazione politica, non c'è dolo, non c'è danno e io sono certa che sarò assolta per cui sono assolutamente tranquilla". "Capisco che c'è una gogna, un attacco, non so neanche come chiamarlo – ha proseguito –. Capisco che non ha temi l'opposizione, ma nessuno mi fa saltare i nervi, sono assolutamente tranquilla, confido e credo nei magistrati. Ci si difende nei processi, non ci si difende sui giornali, io sarò una che non patteggerò mai, vado fino in fondo". "Io continuo a fare il mio lavoro – ha concluso –. Mai nessuno mi ha chiesto di fare un passo indietro". Ai cronisti che le chiedevano poi come fossero i suoi rapporti con la premier Giorgia Meloni, ha risposto: "Come sono? Come sempre".

Sulle sue possibili dimissioni, che anche oggi le opposizioni sono tornate a invocare, si è pronunciato anche Antonio Tajani. "Sono sempre stato un sostenitore del fatto che finché non si è condannati si è innocenti. Poi, per il resto, è una scelta del ministro'', ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri.