Giovedì 14 Novembre 2024

Sanità, Lorenzin: "Taglio di 3 miliardi al Fondo? Per ora no". Renzi: "E' revisione della spesa"

Il premier su Twitter: "Noi rispettiamo il 3%, siamo tra i pochi a farlo. Dall'Europa non ci aspettiamo lezioni". Katainen: "Non siamo maestri ma collaboratori"

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (Ansa)

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (Ansa)

Roma, 12 settembre 2014 - Usa Twitter il presidente del Consiglio per parlare dei temi caldi di questi giorni. In primis sui tagli alla sanità. "Revisione della spesa non significa tagliare la sanità. Ma le regioni prima di fare proclami inizino a spendere bene i soldi che hanno", scrive il premier.

LORENZIN - "Non bisogna fare allarmismi" sui tagli alla sanità "ad oggi mi è stato chiesto il taglio del 3% sulle spese del ministero e lo stiamo predisponendo. Sul Fondo sanitario ho letto i giornali e secondo me c'è un allarme eccessivo rispetto alle prospettive", afferma il ministro alla Salute Beatrice Lorenzin rispondendo ai giornalisti a margine dell'inaugurazione del nuovo poliambulatorio della Lilt. Dunque non è previsto un taglio di 3 miliardi al Fondo sanitario? "Al momento no", precisa.

"Dobbiamo invece lavorare in modo forte nella lotta agli sprechi - aggiunge il ministro - per questo è stato fatto il Patto per la salute in cui è prevista la centrale unica di acquisti, abbiamo previsto un nuovo sistema di benchmark anche per acquisti di nuovi dispositivi e farmaci, e poi tutta la parte sulla digitalizzazione sanitaria, c'è la cabina di monitoraggio del patto, che verrà implementata". "Credo che dall'attuazione del Patto ci possano essere molti risparmi dal prossimo anno e lavorerei più su quello che dare suggerimenti metodologici - rileva ancora - adesso procediamo per step perché è inutile creare allarmismi prima del tempo". Quanto alle rassicurazioni chieste dalle Regioni ha risposto sorridendo dicendo che "anche il Ministro della Salute vuole essere rassicurato".

Renzi continua su Twitter: "Noi rispettiamo il 3%. Siamo tra i pochi a farlo. Dall' Europa dunque non ci aspettiamo lezioni, ma i 300 miliardi di investimenti". 

KATAINEN - L'Europa non fa nessuna lezione all'Italia perché "non siamo maestri ma collaboratori", risponde a Renzi il futuro vicepresidente della Commissione europea, Jyrki Katainen. "Stiamo solo interpretando quanto bene i vari paesi stanno rispettando i loro impegni e quanto hanno promesso agli altri stati membri". 

Renzi interviene anche sul caos in Emilia-Romagna. "I candidati del PD li scelgono i cittadini con le primarie, non soggetti esterni. In Emilia Romagna vinca il migliore".

Infine riguardo a Descalzi indagato per tangenti. "Sono felice di aver scelto Claudio Descalzi ceo di ENI. Potessi lo rifarei domattina. Io rispetto le indagini e aspetto le sentenze".