Roma, 12 settembre 2024 – Lui, l’ex ministro, è tornato in Rai: gli è stato assegnato un ufficio nella sede di Borgo Sant’Angelo, dove resta a disposizione dell’ad Roberto Sergio e continua a rimanere un po’ dietro le quinte, fino alla fine dello smaltimento ferie. Lei, la ‘donna del mistero’ non molla la scena, almeno via social. Nel mirino oggi c’è il suo curriculum, che comincia a scricchiolare perché i titoli, necessari alla famosa nomina mancata, non vengono confermati dagli atenei in cui sarebbero stati conseguiti. E poi c’è Arianna Meloni, sorella della premier, tirata in ballo (anche da Bianca Berlinguer) come persona (tra le tante) che avrebbe impedito la nomina di Maria Rosaria Boccia e che ieri ha respinto le accuse con stizza ("Se n’è parlato già troppo", ha tagliato corto), salvo poi sentirsi ribattere da Boccia: "È avvenuto dopo il dialogo con Arianna Meloni? Il ministro mi chiamò subito dopo e mi chiese di vederci per raccontarmi il contenuto della conversazione".
Prima si era detto la moglie di Sangiuliano. Prima ancora chi aveva valutato che i suoi titoli non fossero adeguati. E – forse – non lo erano. Ci sono le smentite ufficiali, a raffica, da parte degli enti che Boccia chiama in causa sui social per dare peso al suo curriculum: quella della Camera della Moda (su Linkedin è presidente dell’associazione "Fashion Week Milano Moda" che nulla c’entra con le passarelle milanesi), quella dell’Università Vanvitelli (non è mai stata docente di pianificazione e marketing tra etica e deontologia come attesta nel 2024) e ultima quella della Federico II: "Non risulta alcuna docente o ricercatrice che corrisponda al suo nome alle dipendenze dell’ateneo".
Sempre su Linkedin invece Boccia scrive di essere "docente universitario" in Scienze della comunicazione e media digitali del master in Medicina estetica per l’anno accademico 2024/2025. Ma ancora più singolare è la vicenda della doppia laurea: una in Economia aziendale datata 2005 presso l’Università Parthenope sempre a Napoli e una in Economia e management alla telematica Pegaso. Certo potrebbe aver conseguito la laurea triennale a Napoli e poi la magistrale alla Pegaso. Ma, stando a quanto rivelato da organi di stampa, nell’ateneo napoletano non avrebbe mai discusso la tesi e concluso gli studi solo nel 2023, alla Pegaso, che però starebbe avviando delle verifiche.
Insomma, la questione è sempre più opaca al punto che, ieri, è emerso anche che l’ormai ex ministro Sangiuliano era stato infatti avvisato già all’inizio dell’estate dei rischi che correva in quella frequentazione, professionale o sentimentale poco importa. Arianna Meloni sarebbe intervenuta – a quanto si apprende – in questa ottica, ovvero avvertire Sangiuliano e cercare di convincerlo a cacciare la Boccia dal ministero. Senza esito. A giugno, poi, sarebbe partito l’alert nei confronti dello staff del ministro. Poi ci hanno provato quelli di Fratelli d’Italia. Ai primi di luglio sarebbe intervenuta la sorella della premier. "Quella signora è una pazza, devi allontanarla", avrebbe detto secondo alcune ricostruzioni Arianna Meloni a Sangiuliano.
Per quanto riguarda i contatti di Boccia con il ministro Lollobrigida, la aspirante consigliera ha detto la sua in un altro post. Lo ha fatto tirando in ballo un altro fedelissimo della premier, Fazzolari: "Carissimo Sottosegretario Giovanbattista Fazzolari ci può illuminare sul mio presunto accreditamento al ministero dell’Agricoltura? Ci mostra le mail e i messaggi che ho inviato? Io e il ministro Lollobrigida non abbiamo una conoscenza approfondita”. Poi, Boccia fa seguire il dettaglio delle date e degli eventi (anche mancati) che proverebbero come sia falso attribuirle la vicinanza anche a Lollobrigida.
Ora Palazzo Chigi vuole sentire di nuovo Sangiuliano. Per capire quando e come ha parlato di Arianna alla sua non-consigliera. E soprattutto cosa le abbia detto in merito a dati sensibili, come quelli riguardanti il G7 di Pompei il cui programma – e dunque la tappa nella città partenopea – è stata comunque confermata ieri dal ministro Alessandro Giuli. Nell’anfiteatro si svolgerà il previsto concerto diretto da Beatrice Venezi. In ultimo, il caso ha reso ancora più tesi i rapporti tra la premier e i servizi (nel senso del suo capo, Elisabetta Belloni) che non avrebbero "sorvegliato". La risposta è stata secca: non è compito "istituzionale" dell’Aisi vigilare su questioni "private" di un ministro.