Giovedì 14 Novembre 2024
COSIMO ROSSI
Politica

Sangiuliano in lacrime: "Stavamo insieme, ho pagato io i viaggi". Poi le scuse alla moglie

La versione del titolare della Cultura sulla influencer in un’intervista al Tg1 "Volevo darle un incarico, poi è nata una relazione e ho bloccato tutto".

Sangiuliano in lacrime: "Stavamo insieme, ho pagato io i viaggi". Poi le scuse alla moglie

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano intervistato dal Tg1 in prima serata

"Avevamo una relazione, anche per questo ho revocato l’incarico". L’autodafé di Gennaro Sangiuliano non poteva essere più scontato, malizioso, commosso e un po’ patetico. "Mi pesa raccontarlo, perché attiene a una sfera intima, c’è stato un rapporto personale", si confessa in lacrime il ministro della Cultura nel quarto d’ora più lungo della sua vita dopo il Tg1 della sera, che scatena le critiche delle opposizioni Pd e M5s per l’abuso di interesse privato in servizio pubblico. Un lungo peana sulla tv pubblica imposto dalla presidente Giorgia Meloni, che contestualmente ha respinto le dimissioni del ministro: culminato infatti con le scuse ancor più in lacrime alla premier "per l’imbarazzo creato" e alla moglie "che è una persona eccezionale" e, per inciso, a detta di Sangiuliano, potrebbe altresì esser la voce femminile che ha chiesto alla dottoressa Boccia di stracciare il contratto.

Tutto come da copione del più scontato sottopotere politico romano insomma, comprese le "chat" su cui Sangiuliano si affretta a metter le mani avanti e il discutibile modo di intendere il rispetto dei rapporti, sia personali che pubblici, col genere femminile, specie se sottoposto e coniuge. La nomina ai grandi eventi alla blogger Maria Rosaria Boccia si è insomma infranta sulla relazione col ministro, che probabilmente ne era anche la ragione. Una volta però venuto alla luce l’affaire, non era ovviamente più possibile dar seguito alla promessa salvo cadere nel "conflitto di interessi" già evocato dal ministro. Fine dell’incarico e fine della relazione. Magno cum risentimento dell’interessata, che ha iniziato a dar fondo a tutto il maniacale archivio di foto, registrazioni, documenti.

"L’ho conosciuta all’inizio campagna elettorale per le Europee in una manifestazione FdI a Napoli, mi è stata presentata da amici comuni", dice Sangiuliano intervistato dal direttore del Tg1 Gianmarco Chiocci. "È nata un amicizia personale e io ho riscontrato capacità organizzativa e ho pensato di nominarla a titolo gratuito consulente – racconta ancora il ministro –. Poi è diventata una relazione affettiva e sentimentale di tipo personale, mi sono consigliato con amici, legali e il capo di gabinetto e mi hanno fatto notare che pur non in presenza di una giurisprudenza marcata poteva rappresentare un conflitto di interessi potenziale e ho mandato una mail al capo di gabinetto per interrompere l’iter della nomina".

Il ministro, che fino a qualche giorno fa negava anche solo di conoscere Boccia, che ha invece accompagnato anche al compleanno della madre, rivendica tuttavia di essere "assolutamente non ricattabile" dal momento che ha sempre pagato di tasca sua le trasferte galeotte. "Mai un euro è stato speso per la dottoressa Boccia, ho pagato tutto io", dichiara Sangiuliano sostenendo di aver fatto accedere Chiocci ai fatti bancari per "vedere con i suoi occhi". Biglietti aerei e ferroviari sono insomma "stati pagati da me, con la carta credito che fa riferimento al mio conto personale".

Pronto a dimettersi, Sangiuliano giura di aver "rassicurato Meloni con prove documentali che si tratta di una vicenda di gossip, che mi rendo conto essere fastidiosa", ma "mai un euro dei cittadini italiani è stato speso e nessun documento riservato è mai circolato". Ragion per cui la premier gli ha detto di "andare avanti e di chiarire subito il punto di verità. Mi ha detto ‘sii sempre sincero e dì sempre la verità".

Di qui la testa messa sul ceppo del Tg1. Che tuttavia sembra aggravare piuttosto che alleviare la posizione imbarazzante in cui si è impelagato il ministro con la collaboratrice. Anche per l’indefessa acquisizione di documentazione di cui Boccia si è resa protagonista, registrazioni audio e occhiali con telecamera compresi. Cose che farebbero tutti, a suo dire. Ma un tantino maniacali. E che promettono un seguito alla telenovela.