Roma, 4 settembre 2024 – In attesa di decisioni più o meno traumatiche, il caso Sangiuliano mobilita tutto il Palazzo. Es e il centrosinistra va all’attacco, la maggioranza fa sentire qualche voce a difesa del ministro della Cultura.
"Io, fino a prova contraria, ho fiducia nelle persone e fino a questo momento non ci sono elementi per non avere più fiducia nel ministro". Lo afferma Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e membro della commissione Cultura della Camera. "Continuiamo a vedere una continua e quotidiana uscita di dichiarazioni, foto, screenshot, comunicati... più che davanti a un giallo politico – aggiunge – siamo a una telenovela. Stiamo cioè celebrando l’inseguimento di un gossip e non stiamo parlando di politica. Il quadro è ancora confuso, ma ci sono le parole di Sangiuliano e anche Giorgia Meloni ha detto che alla luce dei chiarimenti dati dal ministro si fida di lui e che non intende seguire il gossip". Mulè però poi aggiunge: "Questo stillicidio di pezzettini di notizie, foto, gossip che continuano a uscire giorno dopo giorno non fa bene a nessuno. Si mettano tutte le carte sul tavolo, tutte. E si faccia piena chiarezza sulla vicenda, dividendo nettamente il campo da eventuali fatti personali da ciò che riguarda l’attività istituzionale. Finora, ripeto, non ci sono motivi perché non ci sia fiducia nel ministro".
Il viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia) parla di "vicenda basata sul nulla, sia dal punto di vista giuridico che politico, costruita per delegittimare un ministro. Non vale neanche la pena di parlare della questione, che si dimostrerà perfettamente lecita e anche corretta sul piano istituzionale". Per Cirielli è "solo l’ennesimo tentativo di creare un caso laddove non c’è, strumentalizzando dinamiche personali per attaccare sul piano politico il governo e cercando di delegittimare i suoi componenti", aggiunge.