Lunedì 25 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Russiagate, Salvini: "Le parole di Conte? Mi interessano meno di zero"

Il leader leghista ostenta calma: "Buona caccia al tesoro che non c'è". E parla di "fantasy di spionaggio in Russia". Di Maio: "Doveva riferire lui in Parlamento"

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini (ImagoEconomica)

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini (ImagoEconomica)

Roma, 25 luglio 2019 - Il giorno dopo l'informativa del premier Conte sui presunti finanziamenti russi alla Lega e sul ruolo di Savoini, il leader leghista ostenta una calma olimpica: "Mi interessa meno di zero", risponde Matteo Salvini alla domanda fattagli a Radio Anch'io: si è sentito più solo o invece rassicurato dopo le parole di Conte al Senato? E aggiunge che l'inchiesta cerca "il tesoro che non c'è".

Quanto alla Tav, il leader leghista è convinto che passerà in Parlamento con l'80% dei voti a favore, mentre sulla manifestazione prevista per sabato avverte i No Tav: "Non tollereremo atti di violenza". E infila una battutina sull'ipotesi di staccare la spina al governo giallo-verde: "Mi alzo ogni mattina per andare al Viminale per lavorare - spiega Salvini - Io finché posso far le cose sto al governo, se dovessi accorgermi che sto al governo per non fare le cose...".

Il Russiagate in salsa italica non lo preoccupa, assicura parlando a Radio Anch'io: "C'è un'inchiesta e buona caccia al tesoro, che non c'è". Insomma, il vicepremier punta a sminuire il caso e scherza parlando di "fantasy di spionaggio in Russia". Insomma, "una storia dell'estate", tipo gossip.

Poi Salvini sottolinea: "Ci pagano per far lavorare le persone, per sistemare strade e autostrade...". La sua lettura delle parole del premier è la seguente: "Ieri Conte al Senato ha detto quello che dico io da settimane. Non ho mai preso un rublo, vado all'estero per far politica non per far accordi commerciali. Incontrare ministri è il mio lavoro, per l'interesse nazionale italiano". E sulla Tav è ancor meno preoccupato: "Il Movimento 5 Stelle ha detto che voterà il Parlamento, benissimo siamo in democrazia. Vorrà dire che la Tav passerà con l'80% dei voti a favore".

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LA POSIZIONE DI DI MAIO - Sul tema interviene anche l'altro vicepremier Luigi DI Maio: "Ieri Conte è stato più che generoso a riferire in Aula" sul caso Russiagate, "perché quella dei fondi russi non è una vicenda che lo coinvolge. A riferire doveva essere Salvini", dichiara il capo politico dei 5 stelle. "Se il Parlamento chiede di riferire - spiega - è un dovere farlo. Ma se il M5s avesse il minimo sospetto che la Lega ha preso un solo euro non staremmo al governo. Il Movimento è al governo per essere utile alla vita degli italiani".

E sull'ipotesi di una crisi di governo ribadisce la sua teoria: "Chi vuole aprire la crisi, la vuole aprire per non permettere il taglio dei parlamentari a settembre. Lo stiamo per fare, manca l'ultimo miglio. A inizio settembre c'è il voto definitivo e ci stanno provando in tutti i modi per buttarci giù". A parte tutto, Di Maio lancia un accorato appello: "Chiedo da una e dall'altra parte di non litigare e di non alimentare litigi. Prego tutti, da una parte e dall'altra, il presidente Conte e dall'altra Salvini: mettiamoci tutti al lavoro per questo Paese".

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MOZIONE DI SFIDUCIA - E, come annunciato ieri, "il gruppo del Pd ha presentato una formale mozione per la richiesta di sfiducia individuale del ministro dell'Interno, il senatore Matteo Salvini, alla luce degli accadimenti di ieri nell'aula del Senato". Lo  dice nell'aula della Camera il deputato del Pd Enrico Borghi durante la discussione del dl sicurezza bis. "Nonostante il brusio di parte dell'assemblea che farebbe bene a entrare nel merito di queste argomentazioni, chiedo di informare il presidente Fico che per quanto ci riguarda, questa mozione ha una priorità di discussione assoluta rispetto agli altri argomenti in calendario". Il leader dem Nicola Zingaretti, ad Agorà Estate su Rai Tre, spiega: "La mozione di sfiducia a Salvini l'abbiamo presentata per gli italiani. Preferisco l'euro al rublo, ma se c'è un cambio di politica estera di questa portata, è uno scandalo chiedere al ministro dell'Interno che venga a spiegare in Parlamento?". E accusa: "C'è qualcosa di inconfessabile che si ha paura di dire. Dieci giorni sono passati…".