Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Ucraina, Salvini sul viaggio in Russia: "Se creo divisioni, resto con i miei figli"

Il leader della Lega fa retromarcia: "Stupito dagli attacchi, ma sulla pace non mollo"

Matteo Salvini, segretario della Lega (Ansa)

Matteo Salvini, segretario della Lega (Ansa)

Roma, 28 maggio 2022 - Matteo Salvini fa marcia indietro sul viaggio in Russia per incontrare il presidente Vladimi Putin. "Stasera sono a Roma, poi valuterò, viste le reazioni isteriche soprattutto della sinistra: avere insulti, minacce e attacchi per una missione di pace fa riflettere. Se devo creare divisioni sto con i miei figli", dice il leader della Lega. "Non essendo un viaggio di piacere, ma un viaggio in una zona di guerra, se si aggiunge il coro di sottofondo di Letta, Meloni, Renzi, Calenda e degli intellettuali radical chic che preferiscono le armi e il conflitto, vediamo se ci sono le condizioni: per la pace sono disposto a tutto, a incontrare tutti", aggiunge il segretario del Carroccio a margine di un comizio elettorale a Parma.

"Sono sconcertato e stupito - prosegue Salvini rispondendo ai giornalisti che gli chiedono se andrà a Mosca -. La pace va costruita, sarò ingenuo ma non credevo dividesse. Andare in questi teatri di guerra non è come andare un weekend a Riccione. Non pretendo applausi ma nemmeno insulti. Dopo gli attacchi e le polemiche da Renzi a Letta, da Meloni a Calenda, a volte mi viene voglia di dire: 'ma chi me lo fa fare, me ne sto qualche giorno con i miei figli e i miei genitori, tenetevi la vostra guerra e le vostre polemichè. Ma la ricerca della pace è fondamentale e io non mollo fino a che non ce la faccio". 

Di Maio: "Con Putin parla Draghi"

A bocciare l'iniziativa del leader della Lega, oggi, era stato anche il ministro degli Esteri. "Se si parla con Putin, con Putin ci parla Draghi. Consiglio molta prudenza. Andare a Mosca è una cosa complicata. Ognuno di noi quando fa un'azione del genere rappresenta tutto il Paese", ha detto Luigi Di Maio intervendno al forum 'In Masseria'. "Il governo italiano non sapeva di questa intenzione, quanto passi fra intenzione e ciò che accadrà non lo so, fatto sta che queste vicende richiedono ulteriore responsabilità, in un momento così delicato è la postura del Paese che viene rappresentata", ha aggiunto il capo della Farnesina.

D'altronde che il premier italiano sia impegnato in prima persona per sbloccare subito i porti ucraini e lasciare che il grano affluisca in quei Paesi che rischiano una crisi alimentare e umanitaria senza precedenti. Ieri, in una telefonata, Mario Draghi ha ribadito il pieno sostegno a Volodymyr Zelensky, esprimendo le sue preoccupazioni per quello che comporterebbe un ulteriore stop dei porti sul Mar Nero.