Roma, 9 febbraio 2025 – Alla vigilia del voto sulla mozione di sfiducia per la ministra del Turismo Daniela Santanchè (che potrebbe tuttavia slittare), Matteo Salvini, reduce dalla convention dei Patrioti, torna in scena sulla proposta di una rottamazione tombale delle cartelle esattoriali, misura da sempre chiave di consenso e mai come oggi così invocata dalle categorie più stressate dalla crisi economica. Un nuovo maxi condono, insomma, che per la Lega – aveva già detto Salvini qualche giorno fa – deve diventare “la priorità assoluta per il 2025 in termini economici”. Ma non tutti nella maggioranza sono d’accordo. Cioè: sono d’accordo, ma per gli alleati le priorità economiche sembrano essere altre.
![++ Milano-Cortina: Salvini, è la vittoria dell'Italia dei sì ++](https://www.quotidiano.net/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZTllNTkxYzktYjFjMC00/0/milano-cortina-salvini-e-la-vittoria-dell-italia-dei-si.webp?f=3%3A2&q=1&w=1280)
Ma andiamo con ordine. A parere di Salvini, la rottamazione servirà per far ripartire l’economia in settori gravati da fiscalità importante e consumi in calo: “Dobbiamo pensare a una rottamazione seria, definitiva, equa, vantaggiosa per lo Stato e utile per 10 milioni di italiani”. E il ministro Giorgetti, che dice? “Ho interloquito con lui – aveva risposto il vicepremier – e la vediamo alla stessa maniera, c’è piena sintonia”. La rottamazione permetterebbe “una adesione del 99%, conto che anche l’intera maggioranza sia a favore. Rottamazioni simili, anche se non definitive e quindi non risolutive ed efficaci, sono state adottate da governi di centrosinistra e di centrodestra. Centoventi rate in 10 anni per aiutare milioni di italiani onesti in difficoltà”. Aggiungendo: “Sarebbe una opportunità per la maggioranza, il governo e l’intero Parlamento di dare un bel segnale di unità e di serietà al popolo italiano”.
Ma davvero sarebbero tutti d’accordo nella maggioranza? Fratelli d’Italia, in verità, sì. Nei giorni scorsi c’è stata un’apertura, ma a patto che vengano trovate le coperture necessarie. “Se si trovano le risorse, d’accordo col ministro, va bene”, ha spiegato proprio l’esponente economico più alto di FdI, Maurizio Leo, vice di Giorgetti: “La coperta è corta? È questo il problema, si valuterà il da farsi con la Ragioneria dello Stato. Vediamo se riusciamo a portare a casa un correttivo di tutti i provvedimenti. C’è il provvedimento sui tributi locali, queste sono le cose su cui si sta lavorando”. Come a dire: quello che c’è è già stato impegnato in altro.
Ed è un po’ quello che pensa anche Forza Italia che ieri, con Maurizio Gasparri, presidente dei senatori azzurri, ha voluto ricordar: “Forza Italia è favorevole alla rottamazione delle cartelle con una lunga rateizzazione, ma per noi è prioritaria anche la riduzione dell’Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 60mila euro”. La posta in gioco, secondo il Carroccio, è sostanziosa: far guadagnare allo Stato, con il sistema ’no tax’, oltre mille miliardi di crediti. Il Tesoro sta già facendo le stime di impatto sul gettito della misura.