Milano, 19 novembre 2018 - Non mancano i contrasti, nel governo gialloverde (su rifiuti e infrastrutture, solo per citare gli ultimi), e il leader della Lega Matteo Salvini lo sa bene, ma al convegno 'Italia direzione Nord 2018' assicura: "Se non mi fanno saltare, io vado fino in fondo".
Salvini: "O passa il Dl Sicurezza, o salta tutto"
Seduto accanto ad Attilio Fontana e Massimiliano Fedriga, i governatori leghisti di Lombardia e Friuli, Salvini va dritto al punto ed evoca i 'poteri forti': "Ci sono enormi interessi economici in ballo. Ovunque tu ti muova, vai a toccare interessi economici stratificati da anni". Un esempio? "Guardate la reazione del presidente del Coni (Giovanni Malagò, ndr) quando abbiamo messo in discussione l'elefantiaco impianto dello sport italiano dicendo: 'Rimettiamo il timone in mano alle federazioni e allo sporti di base'".
Ai suoi ricorda: "Penso che ci abbiate votato per rimettere al centro la trasparenza, il denaro pubblico speso bene e l'interesse dei cittadini". E anche se eventuali sanzioni da Bruxelles darebbero "ingenerose", lui ripete quello che sta dicendo da tempo, ovvero che vuole continuare a governare con i grillini. "Farò tutto quello che è possibile perché questo governo arrivi fino alla fine e mantenga tutti gli impegni firmati nel contratto di governo, rivendicando il diritto a bere il caffè con chi ritengo di incontrarmi per bere il caffè perché il divieto di caffè non c'è nel contratto di governo". Il riferimento, abbastanza evidente, è a quella visita a palazzo Grazioni della settimana scorsa, che ha destato i sospetti di Di Maio e compagnia.
Ma resta un punto fermo: "Se c'è la buona volontà, se c'è la trasparenza, se c'è la voglia di fare, io vi dico che andiamo fino in fondo. Rimane solo quello: farci litigare, farci polemizzare. Certo - ammette Salvini - l'uscita di qualcuno ogni tanto non aiuta, per carità di Dio, però io sono testone e vado fino in fondo".
IL BACIO AL ROSARIO - Allo stesso convegno, Salvini riceve un regalo, e decide di twittare la sua reazione: "Grazie alla signora che questa mattina mi ha regalato un rosario. Da ultimo dei peccatori, lo bacio e lo porto con me", scrive postando le foto dello scambio avvenuto con una signora al Palazzo delle Stelline di Milano.
Grazie alla signora che questa mattina mi ha regalato un rosario. Da ultimo dei peccatori, lo bacio e lo porto con me. pic.twitter.com/YCmI6nEa3R
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 19 novembre 2018
DL SICUREZZA, NUOVE GRANE ALL'ORIZZONTE - Per Salvini potrebbe aprirsi anche un nuovo fronte sul decreto sicurezza. Che agita il Movimento 5 Stelle e, di riflesso, il governo. Diciannove deputati pentastellati hanno inviato oggi una lettera che sa di monito, più che d'appello, al capogruppo Francesco D'Uva. Chiedono, "con forza", maggiore collegialità nelle decisioni, avendo "da tempo" esaurito gli appelli alla condivisione. Annunciano la presentazione di otto emendamenti al dl sicurezza in discussione alla Camera, pur chiarendo di non voler, con questo, "complicare i già delicati equilibri di governo"
I 5 stelle, tutti al primo mandato, si dicono "coscienti del percorso" che avrà il decreto e delle trattative che già ci sono state su di esso, ma non per questo rinunciano a rilevarne le "criticità che si rifletteranno pesantemente sulla vita dei cittadini". I deputati ricordano che il testo del provvedimento "non trova, in molte sue parti, presenza nel Contratto di Governo ed è, in parte, in contraddizione col programma elettorale del M5s".
I parlamentari non vogliono rinunciare alle loro prerogative e soprattutto intendono "lasciare una traccia chiara e precisa di quale sia la posizione del M5s" sul provvedimento. I 19 firmatari: Barzotti Valentina, Bruno Raffaele, Cappellani Santi, D'Ippolito Giuseppe, Deiana Paola, Di Lauro Carmen, Ehm Yana Chiara, Federico Antonio, Giannone Veronica, Giordano Concetta, Iovino Luigi, Ricciardi Riccardo, Sarli Doriana, Siragusa Elisa, Sportiello Gilda, Suriano Simona, Termini Guia, Traversi Roberto, Vizzini Gloria.
TAJANI - Salvini deve gestire gli alleati di governo e quelli storici, che dovrebbero essere al suo fianco alle prossime amministrative. Oggi il leader della Lega ha lanciato un messaggio chiaro ad Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e presidente del Parlamento europeo. "Abbiamo governato insieme tanti anni. Spero che torneremo a lavorare insieme per altrettanti anni", dice il vicpremier in un'intervista a Night Tabloid in onda questa sera su Rai 2. Salvini invia "un abbraccio" a Tajani che oggi aveva dichiarato: "Noi non abbiamo da chiedere qualcosa alla Lega. Noi chiediamo che si rispettino gli accordi fatti con gli elettori, che hanno scelto il centrodestra come prima coalizione politica nel Paese".
MINACCIA UE - Come se non bastassero le grane interne al governo, Salvini deve rintuzzare gli attacchi dell'Unione europea. E proprio in serata fonti di Bruxelles riferiscono che la Commissione sarebbe pronta a bocciare nuovamente la manovra dell'Italia e a dichiarare non in linea con le regole del Patto di stabilità e crescita il percorso di rientro del debito pubblico. Un'indiscrezione non a sorpresa, a 48 ore dall'atteso pronunciamento ufficiale che arriverà mercoledì prossimo. Una mossa che equivale a un primo primo passo sulla strada che, in assenza di fatti nuovi, porterà all'apertura di una procedura per deficit eccessivo dovuta al debito.