Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Salvini: "Censimento dei rom". Bufera e Di Maio: "Non è costituzionale"

Il ministro: "Quelli italiani purtroppo dobbiamo tenerli". Poi precisa: "Nessuna schedatura". Le associazioni rom: "Non è consentito dalla legge". Il Pd: "Agghiacciante". Comunità ebraiche: "Evoca leggi razziste" Migranti, Salvini: "Vedrò il Papa". Fico contro Orban

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini (Ansa)

Roma, 18 giugno 2018 - E' bufera su Matteo Salvini, che tra gli obiettivi come ministro dell'Interno annovera anche il censimento sui rom in Italia. "Mi sto facendo preparare un dossier, perché dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos", dice intervenendo a TeleLombardia. Il titolare del Viminale parla di "una ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti", ossia "rifacendo quello che fu definito il censimento, facciamo un'anagrafe". Per il ministro dell'Interno, che vedrà presto il Papa per discutere della questione migranti, gli stranieri irregolari andranno "espulsi" con accordi fra Stati, ma "i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa".

LE REAZIONI - Immediata la reazione della comunità rom. "Il ministro dell'Interno sembra non sapere che in Italia un censimento su base etnica non è consentito dalla legge", commenta Carlo Stasolla, presidente dell'Associazione 21 luglio che si occupa della tutela dei diritti di comunità come rom e sinti e già autrice di un rapporto sulla loro presenza nel nostro Paese. "Inoltre esistono già dati e numeri su chi vive negli insediamenti formali e informali - continua Stasolla - e i pochi rom irregolari sono apolidi di fatto, quindi inespellibili".

"Il dossier esiste già e lui lo sa"

"Il dossier esiste già ed è stato elaborato dall'Istat nel 2017 - fa sapere invece in una nota l'Associazione Nazione Rom (ANR)-. Istat ha collaborato con UNAR per giungere alla raccolta completa dei dati e con tutti i Comuni Italiani con più di 20.000 abitanti". "Marcello Zuinisi legale rappresentante dell'ANR lo ha prontamente consegnato al ministro Salvini direttamente sulla sua utenza telefonica e sulla email", dicono ancora sottolienando che "l'Italia ha ricevuto, dalla Commissione Europea, ingenti finanziamenti per il periodo 2014-2020 al fine di garantire una casa, un lavoro, una scuola ed una protezione sanitaria per RSC e per la popolazione in estrema povertà come i Senza Fissa Dimora. ANR si è recata la scorsa settimana a Bruxelles per ottenere l'apertura di inchiesta da parte della Commissione Europea relativamente all'utilizzo improprio di questi fondi. Adesso è necessario rispettare accordi e strategia, pena la sospensione dei finanziamenti europei erogati per un totale di 7 miliardi di euro".

"Salvini può dire quello che vuole, ma noi Casamonica siamo italiani da 7 generazioni. Con due parole non può cambiare la vita delle persone", commenta Luciano Casamonica, componente dell'omonima famiglia rom della Capitale, la proposta del ministro dell'Interno. "Io sono nato a Roma e mi sento romano - sottolinea Luciano Casamonica - Lavoro e ho fatto cinema. I miei figli sono nati qui e il mio papà era abruzzese".

"L'anagrafe per i rom? Come Hitler. Noi non siamo assolutamente d'accordo con gli atteggiamenti di un ministro che fa ancora politica e amministra poco", dichiara invece Davide Casadio, presidente della Federazione rom e sinti. "Si tratta di una misura in contrasto con le norme europee e con la Costituzione - prosegue -. Mostra un pregiudizio nei confronti dei rom e invece dovrebbe coinvolgerli. Troviamo le porte chiuse. Nessuno ci dà una mano".

IL PD E LE OPPOSIZIONI - Proteste anche dal Pd. "In questo Paese tira una brutta aria. Salvini tira la volata in una corsa molto pericolosa: si lasciano in mare persone, bambini e donne incinte che fuggono dalle sofferenze; si lanciano censimenti etnici come verso i rom; si vogliono dedicare strade a estensori delle leggi razziste del 1938. E altro ancora...  una escalation che va fermata. Cominciò così anche ottanta anni fa e sappiamo come andò a finire", dice il deputato Walter Verini. "Le parole sono pietre e il 'dossier Rom' di Salvini è agghiacciante, ricorda politiche di stampo nazista", tuona in maniera più esplicita il senatore Edoardo Patriarca a cui fa eco anche la collega Valeria Fedeli. Il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, bolla l'iniziativa come "volgare e demagogica", mentre il presidente dem Matteo Orfini twitta: "Se proprio vogliamo fare i censimenti, io partirei da quello dei razzisti e dei fascisti. Per evitarli meglio".

"Che orrore e che schifo!", dice poi il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "Ricordiamo a Matteo Salvini che viviamo ancora in uno Stato di diritto, che difenderemo con le unghie e con i denti dalle sue trovate quotidiane, il Consiglio di Stato ha già ribadito che non si possono disporre schedature etniche. E ci mancherebbe", afferma dal canto suo il fondatore di Possibile, Giuseppe Civati. "Vergognoso e inaccettabile che un ministro della Repubblica si esprima così", scrive su Twitter la deputata Rossella Muroni di Leu.

COMUNITA' EBRAICHE - E di tristi scenari che ricordano "leggi e misure razziste" dei tempi dell'Olocausto parla anche l'Unione delle comunità ebraiche italiane. "Non c'è ricerca del consenso, non c'è ansia di ordine pubblico che giustifichi la proposta inquietante di enucleare specifiche categorie sociali di cittadini, di censirli e di sottoporli a speciali politiche di sicurezza solo a loro riservate - dice la presidente Noemi Di Segni -. La sicurezza è la sicurezza di tutti e per tutti, ogni eventuale violazione di legge mette in gioco le nostre responsabilità in quanto cittadini, e non certo in quanto Rom o in quanto appartenenti ad altra minoranza, tutte facenti parte del nostro tessuto sociale".

LA REPLICA DI SALVINI - E mentre infuria la polemica sul Viminale, Salvini replica su Twitter: "Qualcuno parla di shock. Perché??? Io penso anche a quei poveri bambini educati al furto e all'illegalità". Frase che spiega meglio poi a voce e che sa di rettifica: "Non è nostra intenzione schedare o prendere le impronte digitali a nessuno, nostro obiettivo è una ricognizione della situazione dei campi rom". "Intendiamo tutelare prima di tutto migliaia di bambini ai quali non è permesso frequentare la scuola regolarmente perché si preferisce introdurli alla delinquenza. Vogliamo anche controllare come vengono spesi i milioni di euro che arrivano dai fondi europei", spiega.

DI MAIO - sulla questione interviene anche l'altro vicepremier. "Mi fa piacere che Salvini abbia smentito qualsiasi ipotesi di censimento registrazione o schedatura, se una cosa non è costituzionale non la si può fare", dice Luigi Di Maio e aggiunge: "Gli italiani sono la priorità, bene occuparsi di immigrazione ma prima occupiamoci dei tanti italiani che non possono mangiare".