Roma, 21 giugno 2018 - Nuovo caso Aquarius nel Mediterraneo. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini si è scagliato contro un'altra nave ong straniera che è intervenuta oggi in soccorso di oltre 200 migranti. "Ennesima gravissima violazione in acque libiche. Basta", scrive il vicepremier su Facebook. E spiega: "C'è una nave Lifeline, battente bandiera olandese, che contravvenendo a tutte le regole e a tutte le leggi, di forza ha caricato a bordo clandestini che erano su gommoni partiti dalla Libia, in acque di competenza libica. La guardia costiera ha scritto loro di non muoversi, quella libica ha scritto dicendo ci pensiamo noi. Sono buoni o lo fanno per interesse?". La posizione di Salvini è univoca: "L'Italia questa nave la vede solo in cartolina". L'invito è inizialmente a "portare in Olanda questo carico di esseri umani". Come? "Fate il giro un po' largo". Dai Paesi Bassi arriva però la replica: "La nave non è nostra". E allora il vicepremier sterza: "Prima dell'Italia c'è Malta e facesse il piacere di beccarseli Malta una volta tanto". Non solo. Salvini minaccia di sequestrare la nave e arrestare l'equipaggio per "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina", nel caso attraccasse su suolo italiano. La replica di Lifeline: "Serve un porto sicuro per i migranti. Siamo in linea col diritto internazionale".
Salvini: "O la Ue cambia regole, o diciamo di no"
L'ATTACCO DI SALVINI - "Non ammetto che associazioni di pseudovolontariato mettano a rischio le vite di chi fugge dall'Africa e pensino di scaricarli tutti qui - incalza Salvini in diretta Facebook riferendosi all'operazione di soccorso della Lifeline -. Queste ong straniere con personale e finanziatori stranieri non toccheranno più il suolo italiano". Non si tratta di essere "cattivista o egoista - prosegue -. Se si vuole dare un taglio al business dell'immigrazione clandestina, bisogna far capire che i taxi del mare si fermano". "Voglio salvare vite - assicura il vicepremier - ma sono pagato dagli italiani per difendere la sicurezza dei cittadini italiani". Salvini si appella anche alle navi della Marina italiana e della Guardia costiera italiana: "Stiano vicine alle coste italiane, proteggano e salvano vite nei pressi delle coste italiane: ci sono altri che possono e devono intervenire, non possono lavarsi la coscienza, come le autorità tunisine e maltesi".
TONINELLI: SEQUESTREREMO LA NAVE - Come nel caso Aquarius, Salvini ha il sostegno del pentastellato Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture. La nave ong Lifeline "sta agendo in acque libiche fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale - spiega Toninelli - Hanno imbarcato circa 250 naufraghi senza avere i mezzi tecnici per poter garantire l'incolumità degli stessi naufraghi e dell'equipaggio". E aggiunge: "Non stanno collaborando con la guardia costiera Libica". Inoltre "non abbiamo ancora riscontri sull'effettiva appartenenza della nave all'Olanda". Per questi motivi "sono costretto a chiedere alla Guardia Costiera italiana di avviare un'indagine di bandiera". Non solo, come il vicepremier, Toninelli parla di mettere i sigilli all'imbarcazione. "La porteremo in Italia dove dovrà fermarsi perchè la sequestreremo: è una nave apolide che non può navigare in acque internazionali".
OLANDA: NAVE NON NOSTRA - Sgombera il campo da dubbi la rappresentanza dei Paesi Bassi presso l'Ue. "Seefuchs e Lifeline non viaggiano con bandiera olandese, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos) - si legge in un tweet -. Queste navi appartengono a Ong tedesche e non sono registrate in Olanda. Pertanto l'Olanda non può dare istruzioni a queste imbarcazioni. L'Italia è a conoscenza della posizione olandese".
ONG LIFELINE: SERVE PORTO SICURO - La ong tedesca Lifeline, che ha sede in Rudolfstrae 7 a Dresda in Germania, sollecita "un porto sicuro per le 224 persone salvate in acque internazionali, in linea con il diritto internazionale". La nave, aggiunge, era "il mezzo più più attrezzato sulla scena, a causa di una situazione che necessitava di una risposta immediata, la gente era stata presa a bordo", fa sapere l'organizzazione non governativa. L'imbarcazione di soccorso Lifeline è l'unica rimasta al largo della Libia dopo che Aquarius ha attraccato al porto di Valencia con il suo carico di 629 migranti.
MERKEL A CONTE: BOZZA UE ACCANTONATA - Intanto l'Ue fa dietrofront sulla bozza di accordo che dovrebbe risultare dal vertice informale di domenica a Bruxelles. Bozza duramente contestata dall'esecutivo italiano, che ha minacciato di non partecipare "se è già tutto scritto". "Sarà accantonata", rassicura Angela Merkel in una telefonata al premier Giuseppe Conte. Sul tema dell'immigrazione "nessuno può pensare di prescindere dalle nostre posizioni", commenta in un post su Facebook il presidente del Consiglio. Soddisfatto Salvini. "È importante che la premier tedesca chiami il premier italiano perché fino a un pò di tempo fa ci davano per scontati. Ci mandavano una mail a cose avvenute". Alla riunione non parteciperanno i paesi Visegrad: lo annunciano il premier polacco Mateusz Morawiecki e quello ungherese Viktor Orban a Budapest, che definiscono il pre-summit "incomprensibile".
MACRON: LEBBRA POPULISTA - Si riapre invece lo scontro tra Francia e Italia, che sembravano aver raggiunto una tregua con il faccia a faccia tra Conte e Macron. E' lo stesso presidente francese ad alzare la voce per difendersi dalle accuse di inazione sull'accoglienza dei migranti. Macron tuona contro la "lebbra" populista in Europa. "Li vedete crescere come una lebbra, un po' ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire. I nostri amici vicini dicono le cose peggiori e noi ci abituiamo! Fanno le peggiori provocazioni e nessuno si scandalizza di questo".
Immediata la replica italiana. Le parole di Macron sono "offensive e fuori luogo - twitta Luigi Di Maio -. La vera ipocrisia è di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e vuole farci la morale". Il presidente francese "un signore, eh, caviale, champagne e signorilità", commenta ironico Salvini. "Ma io lezioni da un paese che ha l'esercito alla frontiera italiana non ne prendo. Se la Francia si prende dieci barconi dalla Libia, ne riparliamo".