Sabato 22 Marzo 2025
REDAZIONE POLITICA

Salvini senza freni: “Nessuna guerra con Giorgia, ho chiamato Vance per investimenti italiani in Usa”. Tajani: “In politica estera decidiamo io e Meloni”

Il leader della Lega, in videocollegamento all’evento di formazione del partito, parla di pace e dei rapporti con gli Usa e bolla le voci di tensioni con la premier: “E’ scherzi a parte”

Salvini senza freni: “Nessuna guerra con Giorgia, ho chiamato Vance per investimenti italiani in Usa”. Tajani: “In politica estera decidiamo io e Meloni”

Roma, 22 marzo 2025 – “Siamo dalla parte giusta della storia: pace, disarmo, lavoro, famiglia, serenità, benessere. Stanno provando a fermare il vento disperatamente”. Lo ha detto  il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, intervenendo in videocollegamento alla due giorni organizzata a Roma dalla scuola di formazione politica del suo partito. "Vi chiedo di essere costruttori di pace", ha detto Salvini, ribadendo il no della Lega agli 800 miliardi dell'Unione europea "da spendere in armi. Trump in due mesi sta facendo più per la pace di quello che altri hanno fatto in anni, anni e anni. La pace è un bene supremo da cui discende tutto, anche il benessere economico. Siamo vicini a questo rinnovato clima di disarmo e pacificazione, bisogna aiutarlo, accompagnare questo benedetto processo di pace, senza parlare di carri armati o 800 miliardi...".

il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini,  in videocollegamento con la scuola di formazione politica del suo partito
il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, in videocollegamento con la scuola di formazione politica del suo partito

“Guerra tra me e Giorgia? Retroscena surreali”

Poi, tornando sulle indiscrezioni in merito a una “guerra” con la premier Meloni per la telefonata con il vice presidente americano Vance, Salvini parla di "retroscena inesistenti e surreali" e aggiunge: "E' scherzi a parte, non è giornalismo. Teniamoci il pragmatismo e la realtà. Io sono vicepresidente del Consiglio e chiamo, non dico il mio omologo perché è ovviamente superiore a me, però io chiamo il vicepresidente degli Stati Uniti per parlare di trasporti. Se c'è un piano da mille miliardi di dollari di investimenti sulla rete ferroviaria e stradale americana, io ho il dovere di fare l'interesse nazionale italiano e di proporre ad aziende italiane di andare a investire sulla rete infrastrutturale americana". 

Tajani: “In politica estera decidiamo io e Meloni”

Ma la risposta del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani non si è fatta attendere: "La politica estera la fanno presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, che rappresentano le posizioni ufficiali del governo – ha detto Tajani rispondendo a distanza alle affermazioni di Salvini sui motivi della telefonata a Vance –. Il resto sono iniziative personali, se un ministro vuole parlare con qualche esponente di forze politiche di altri paesi è legittimo, ma la linea politica la diamo io e Meloni. Poi è legittimo se un ministro vuole parlare con esponenti di amministrazioni di vari Paesi. Però, ripeto, la linea politica per l'estero la dà il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri".

“Mai buona notizia quando la Germania si arma”

"Gli stessi giornalisti e politici che fino a un anno fa dicevano che Putin era morto, ha finito gli uomini, l'economia, i carri armati e deve usare i microchip elettrici dei tiralatte per usare i suoi carri armati, adesso dicono che quello stesso Putin sta per invadere l'Europa, e quindi bisogna investire 800 miliardi in armi anziché in ospedali, strade o scuole, perché Putin è risorto, è guarito ed è tornata l'Armata rossa...". Ha detto ancora Salvini, nel suo intervento. “I paradigmi occidentali devono mettersi in discussione. La Germania è stata garante per anni dell'austerità, ma ora cambia la Costituzione per indebitarsi e armarsi. Non è mai una buona notizia quando la Germania spende centinaia di miliardi per armarsi non è finita bene"

Bertinotti e Fini all’evento di formazione della Lega

Alla due giorni di incontri a Palazzo Rospigliosi, dedicata a storia, Costituzione, riforme istituzionali, Ue, geopolitica, relazioni internazionali e sicurezza parteciperanno come ospiti anche Gianfranco Fini e Fausto Bertinotti. "Oggi la Lega ascolta in rapida sequenza Fini e Bertinotti, questo ci dice che siamo più avanti. Non ci interessa stare nel nostro nido a darci ragione, come i nostalgici", sottolinea il leader del Carroccio che ringrazia Armando Siri, responsabile della Scuola di formazione politica e dei Dipartimenti della Lega “Grazie Armando per la tua visionarietà e la tua lucida follia”.