Martedì 12 Novembre 2024

Salvini su Mattarella: “Nessuna polemica, massimo rispetto”. Meloni: “Bene il chiarimento”

Il vicepremier prova a mettere un punto dopo la bufra scatenata dal leghista Borghi in occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica. Tajani: “Mi pare che il caso sia chiuso”

Roma, 3 giugno 2024 – "Nessuna polemica col presidente Mattarella, il presidente ha il rispetto mio, della Lega e degli italiani". Matteo Salvini prova a mettere un punto sulle polemiche scatenate ieri dalla Lega per le celebrazioni della festa della Repubblica. “Lo stesso rispetto – spiega questa mattina da Agorà su Rai3 – non hanno, e questo era il tema, in Europa, alcuni altri presidenti, alcuni altri leader che rischiano di trascinare l'Italia e l'Europa verso la terza guerra mondiale". Salvini ha poi detto di non di aver ricevuto una telefonata dalla Meloni dopo il tweet di Borghi. "Non c’è stata nessuna telefonata – replica Salvini –. Metto a disposizione il tabulato telefonico del mio telefonino. Sarà la cinquantesima telefonata inventata fra me e Giorgia Meloni, che ci sentiamo spesso per parlare non di polemiche o di problemi ma per costruire. Questo è un governo saldo che arriverà fino al 2027". 

Il presidente Mattarella alla parata del 2 giugno insieme a Meloni e La Russa
Il presidente Mattarella alla parata del 2 giugno insieme a Meloni e La Russa

Elly Schlein prende la palla al balzo e rincara la dose ad ‘Agorà’ su Rai 3: "E' molto grave l'attacco arrivato dalla Lega, mai visto. Oggi Salvini si arrampica sugli specchi ma ieri ha rincarato la dose e trovo sia stato molto grave, così come è grave far passare tutte queste ore senza una presa di posizione di Meloni". 

Meloni: "Bene il chiarimento di Salvini"

E Meloni tirata in ballo, alla fine parla del caso ma non fa drammi: "Siamo in campagna elettorale, è abbastanza normale", tutto diventa "polemica politica. Io sono stata contenta che Salvini abbia chiarito", dice la premier nell'intervista a Quarta Repubblica su Rete4. "Era importante farlo particolarmente nella giornata del 2 giugno, secondo me una giornata nella quale bisogna evitare il più possibile le polemiche", ha osservato la premier. "Non ci sembrava bello fare una manifestazione di partito di chiusura di campagna elettorale" il 2 giugno, ha ricordato la premier lanciando una frecciata al Pd "che lo ha fatto tranquillamente", tra l'altro "nella parata non ho visto alcun leader di partito della sinistra".

Approfondisci:

La strategia della premier. Meloni smorza i toni. Niente polemiche interne, la vera nemica è Schlein

La strategia della premier. Meloni smorza i toni. Niente polemiche interne, la vera nemica è Schlein

A cercare di far calare il sipario sulla vicenda è infine l’altro vicepremier Antonio Tajani. “Mi pare ormai che la polemica sia chiusa, noi abbiamo dato solidarietà a Mattarella perché siamo convinti europeisti e convinti che la nostra identità sia europea, siamo italiani ed europei e l'Europa è la miglior protezione che possiamo avere”, dice il leader di Forza Italia a Zapping su Radio UnoCon la Lega "non siamo parte delle stesse famiglie europee, abbiamo una coalizione di centrodestra di governo in Italia e siamo su posizioni da sempre diverse per quanto riguarda l'Europa ma questo non ci impedisce di governare insieme", aggiunge.

La polemica 

Pietra dello scandalo era stato il concetto di sovranità. Nell’anniversario della festa della Repubblica il Carroccio si appiglia alle parole di Mattarella per montare una polemica. “L’Italia – ha affermato il presidente – è oggi inserita nella più ampia comunità dell’Unione Europea, cui abbiamo deciso di dare vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo tra pochi giorni la sovranità con l’elezione del Parlamento Europeo”. Al che il senatore leghista Claudio Borghi ha pubblicato un post sui social accompagnato dalla foto di un articolo di quotidiano con le dichiarazioni di Mattarella. "È il 2 giugno, è la Festa della Repubblica Italiana – scrive Borghi –. Oggi si consacra la sovranità della nostra nazione. Se il presidente pensa davvero che la sovranità sia dell'Unione europea invece che dell'Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso". Scoppia la polemica.  A rincarare la dose arrivano le parole del leader della Lega Matteo Salvini: "Oggi c'è la festa della Repubblica, oggi è la festa degli italiani, della Repubblica, non della sovranità europea", ha detto il vicepremier e ministro ieri da ‘In mezz’ora’ su Raitre, commentando le parole di Borghi. "Abbiamo un presidente della Repubblica perché c'è la Repubblica, io penso all'Europa come stati sovrani che si mettono insieme, ma la sovranità nazionale è fondamentale, al di là dei tweet oggi si festeggia la Repubblica italiana. Non mi arrenderò mai a un super Stato europeo dove comandano quelli che hanno i soldi", aggiunge. Poi in serata il primo dietrofront.