Sabato 8 Febbraio 2025
REDAZIONE POLITICA

Salvini, l’intervento in spagnolo al raduno dei Patrioti a Madrid: “Amici del PP, scegliete fra Soros e Musk”

Il manifesto trumpista del leader della Lega e l’ultimatum ai popolari. Poi l’attacco alle Ong e alla sinistra: “Bye Bye Pedro, bye bye Open Arms”. La replica di Forza Italia: “Noi eredi di tradizioni più solide”. Fonti Ppe: “Salvini e Musk contro i cittadini Ue”

Roma, 8 febbraio 2025 – L'intervento di Matteo Salvini – in spagnolo – al raduno dei sovranisti europei è, in meno di un quarto d'ora, un condensato del manifesto 'trumpista' dei Patrioti. Il primo saluto e il primo ringraziamento è al popolo dei Patrioti e di Vox, riunito oggi a Madrid per la kermesse 'Mega - Make Europe Great Again', "per l'appoggio durante i tre anni in cui sono stato accusato di sequestro di persona per aver bloccato gli sbarchi di migranti clandestini in Italia". Il primo attacco è alle Ong e alla sinistra: "A dicembre sono stato assolto, ha vinto il diritto a difendere le frontiere dall'invasione: abbiamo vinto noi, hanno perso Pedro Sanchez e le ong di sinistra, a cui mandiamo un caro saluto. Bye bye Pedro, bye bye Open Arms, viva la libertà".

SALVINI CON I PATRIOTI A MADRID, 'MENO EUROPA E PIÙ TRUMP'
Matteo Salvini al summit dei Patrioti a Madrid (Ansa)

Annunciato sul palco come "figura chiave della politica europea e difensore del patriottismo", il leader della Lega mette subito in chiaro di essere a Madrid "per ragionare di futuro, di libertà, di sicurezza, di valori cristiani e di cambiamento", in veste di "cittadino italiano che crede fermamente in un'Europa diversa, un'Europa dei popoli, delle nazioni e delle identità". Europa che, "vittima dell'incompetenza di chi l'ha governata negli ultimi anni, si trova oggi in estrema difficoltà: eppure, invece di agire concretamente, le istituzioni europee e, in primis, la commissione guidata da Ursula von der Leyen, continuano a fare errori senza ammettere le proprie colpe, a dire che 'ci vuole più Europa' e che non abbiamo ceduto abbastanza sovranità".

Per Salvini "è giunto il momento di dire basta a questa presa in giro: è il momento di dire basta a chi vuole toglierci la libertà di decidere cosa mangiare, che auto guidare, cosa fare in casa nostra. È giunto il momento di poter esprimere liberamente le nostre opinioni". La direzione da imboccare, per il vicepremier italiano, è quella intrapresa da Donald Trump: "È ora di smettere di finanziare organismi sovranazionali, come l'Organizzazione mondiale della Sanità, che difendono gli interessi delle multinazionali e non dei cittadini. È ora di mettere in discussione realtà come la Corte Penale Internazionale che mettono sullo stesso piano i terroristi islamici di Hamas e un premier democraticamente eletto come Bibi Netanyahu". Salvini rivendica il lungo percorso dei Patrioti, un progetto nato nel 2014 "grazie a pochi visionari". Poi, "negli anni ci hanno dato dei fascisti, dei nazisti, dei razzisti, hanno cambiato le regole del gioco per cancellarci, ma siamo ancora qua più forti che mai. E sapete perché? Perché non abbiamo mai mollato. Perché siamo rimasti saldi nei nostri principi, saldi nelle nostre convinzioni, uniti di fronte a qualsiasi avversità, avevamo ragione su tutto, hanno dovuto darci ragione su tutto: sull'immigrazione, sulla sicurezza, sulla libertà di parola, sul green deal, sulla propaganda woke. Siamo stati i primi e spesso gli unici a difesa dei cittadini". Nel mirino c'è l'attuale governance europea, accusata di 'tafazzismo’.

Il programma è già tracciato: "Trump ha lanciato il cambiamento: sicurezza, difesa dei confini, primato nazionale, meno tasse, meno burocrazia, tutela del lavoro e del potere d'acquisto. E questi devono essere i capisaldi della nostra rivoluzione europea, che qui oggi noi lanciamo. Dobbiamo mettere al centro i nostri cittadini, le nostre imprese e la nostra sovranità". Per Salvini, infatti, "non è l'Unione europea che legittima gli Stati, ma sono gli Stati che legittimano l'Unione europea, che altrimenti non esisterebbe. L'Europa non è la gabbia che hanno costruito a Bruxelles. L'Europa è libertà". E ancora: "Il burqa non è Europa. Il gender non è Europa. Il terrore e la violenza islamica non sono Europa". Le prime sfide 'patriottiche' sono già alle porte. La chiusura è una chiamata alle armi: "Abbiamo il dovere di unire le forze e di lavorare insieme, di costruire un'alternativa credibile a questa Europa fallita. Il 2025 sarà l'anno della svolta, sarà l'anno della riconquista. Sarà l'anno in cui i patrioti dimostreranno di essere pronti a governare e di avere un progetto chiaro. Sarà l'anno in cui riporteremo la sovranità agli Stati nazionali, in cui difenderemo la libertà di parola, in cui lotteremo per la pace, per un'Europa più giusta, in cui faremo l'Europa grande ancora. Noi siamo il cambiamento, non altri. Noi siamo il futuro, e insieme vinceremo".

Un discorso, quello di Salvini, che non piace a Forza Italia, che replica: "Con tutto rispetto, noi siamo eredi di tradizioni culturali e politiche ben più solide di quel che rappresentano Musk (al quale va la mia ammirazione) e Soros. Portiamo nel cuore il presidente Silvio Berlusconi, modernizzatore e liberale, illuminato d'eccezione dei nostri tempi. E molto altro ancora. Guardare all'oggi in prospettiva del domani per Forza Italia, il Partito Popolare italiano, è scontato perché è il suo Dna, ricco di solidi cromosomi, a disposizione anche di chi magari ne ha meno", dice Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.

Anche il Ppe si affretta a replicare: “Il Partito Popolare Europeo sostiene le politiche che mirano a migliorare il benessere dei cittadini europei e non quelle che vanno contro di esso, come quelle del signor Salvini o di Elon Musk".