Roma, 10 novembre 2024 – E’ ancora alta tensione tra magistratura e governo che oggi si sono trovati virtualmente allo stesso tavolo. Quello del convegno di Magistratura Democratica, corrente dell’Associazione nazionale magistrati. In videoconferenza c’era infatti il ministro della Giustizia Carlo Nordio che, nel suo intervento, ha ribadito gli addebiti alle toghe.
Botta e risposta tra Nordio e Silvia Albano
Nordio si augura che i toni della politica, quando si tratta di commentare le sentenze dei giudici, si abbassino ma anche che in futuro “ci sia sempre meno una critica della magistratura al merito politico delle leggi”. Stiamo parlando delle recenti decisioni di alcuni tribunali che hanno di fatto disatteso il decreto Paesi sicuri in materia di migranti in ragione di una legislazione e di una giurisprudenza europee ritenute in conflitto con quella italiana.
Ribatte a Nordio la presidente di MD, Silvia Albano, che per l’appunto è anche giudice della sezione immigrazione del tribunale di Roma, lo stesso che non ha convalidato il trattenimento dei migranti trasferiti in Albania.
Albano: “Pronunciamento unanime sulla supremazia del diritto europeo”
Tra i giudici italiani “c'è stato un pronunciamento unanime sulla supremazia del diritto europeo e non ci si può fare nulla – dice a margine del convegno Albano – Non ho nessuna intenzione di andare allo scontro con il governo, è il governo che vuole fare uno scontro con me e io voglio sottrarmi”.
Salvini attacca la giudice
Nel botta e risposta pacato tra i due interviene a gamba tesa Matteo Salvini. Il vicepremier posta sui social una foto di Silvia Albano puntando il dito: “Quei giudici, pochi per fortuna, che invece di applicare le leggi le stravolgono e boicottano, dovrebbero avere la dignità di dimettersi, di cambiare mestiere e di fare politica con Rifondazione Comunista. Sono un problema per l'Italia”.
"Deve dimettersi e iscriversi a Rifondazione Comunista”
Albano peraltro è sotto vigilanza per le minacce di morte ricevute dopo che il tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei migranti trasferiti in Albania.
“Mi scelgono come parafulmine perché è molto comodo – aveva detto poco prima Albano riferendosi al governo – senza pensare che non ci sono ventuno giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma che sono iscritti a Magistratura Democratica: i giudici giurano sulla Costituzione studiano al primo anno di università la gerarchia delle fonti e sanno benissimo che la Costituzione e il diritto dell'Unione vengono prima della legge ordinaria e il loro dovere è quello di fare rispettare tutto ciò”. Da parte del governo c’è una “campagna intimidatoria”.