Roma, 5 febbraio 2017 - I fatti di Macerata ancora terreno di scontro della campagna elettorale. Nonostante i ripetuti inviti del presidente Mattarella ad abbassare i toni, il dibattito si riaccende tra Salvini e Grasso, dopo che il candidato premier di Leu qualche giorno fa aveva accusato il leader del Carroccio di essere responsabile di una spirale d'odio. Nello scontro si inserisce anche Silvio Berlusconi, che ieri si era schierato con Salvini sulla linea dura anti-migranti, parlando di "bomba sociale". Ma oggi frena e bacchetta il segretario della Lega Nord: quando Salvini dice che la sinistra ha "le mani sporche di sangue" per i fatti di cronaca nei quali viene tirato in ballo il dossier immigrazione "è un'espressione, come lui usa spesso, un po' eccessiva". Il leader di Forza Italia sostiene la tesi che il gesto di Macerata non sia riconducibile a questioni politiche. "È una cosa direi incomprensibile - ha detto in tv durante la trasmissione Agorà su Rai 3- : solo uno squilibrato può fare una cosa del genere, non ci vedo nulla di politico perché la politica non porta a queste follie".
BERLUSCONI - Per Berlusconi l'abolizione della parola "razza" dalla Costituzione "è una cosa che credo sia bene fare", dice sposando la tesi di Liliana Segre. Il leader Fi condivide l'allarme della senatrice a vita pur osservando che "c'è anche nel nostro Paese una percezione di insicurezza di cui si deve tenere conto. Aggiungo che gli italiani non sono, dire non siamo, razzisti ma molto tolleranti e ospitali ma ci sono emergenze, in cui l'incapacità della sinistra ci ha portato, che vanno arginate". Dunque, osserva ancora Berlusconi, "forse non c'è un clima generale di intolleranza ma qualche persona fuori di testa, come quel signore di Macerata, ci marcia". Il cav intervistato da Rainews, torna poi sulla sua dichiarazione dei 600mila migranti da rimpatriare perché "bomba sociale". "Queste 600mila persone - dice - le prendiamo con norme di polizia per le forze dell'ordine e i militari, con il poliziotto di quartiere, e con il ritorno a operazioni come 'Strade Sicure' del 2010, con i militari in strada. Per individuarle tutti potranno segnalare le presenze e queste persone saranno intercettate". Poi si ricorrerà, dice ancora Berlusconi, "a navi di Stato, e anche aerei pubblici, con cui li riportemo nei Paesi di origine, dove però dovranno esserci stati dei Trattati di accoglienza". Berlusconi: "Senza maggioranza si torna al voto. Ma è scontro con la Meloni"
SALVINI - Intanto Salvini respinge l'allarme del ritorno di un'ondata fascista. "Questa cosa incredibile dell'allarme fascismo - dice a Radio 1 -, del ritorno dei fascismi, dell'ondata delle camice nere mi sembra surreale agitata da una parte politica che in sei anni ha dimostrato il suo nulla". Ancora: "Io onestamente non temo il ritorno di fascismi comunismi sono democratico, sono non violento adoro la libertàdi pensiero e di parola".
GRASSO - Lo attacca Grasso: "Chi semina odio raccoglie violenza. Sono rimasto colpito dal fatto che il titolare della palestra ha espulso Traini, mentre un partito politico no. La società è stata capace di individuare il pericolo, la politica invece no", dice il leader di Liberi e Uguali a Unomattina. E a proposito delle affermazioni di ieri Berlusconi sul rimpatrio di 600mila immigrati commenta: "Sono di quelle sparate così grosse che sembrano da cabaret. Sono favole. Il ministero dell'Interno ha già detto che è una missione impossibile. Pensare a un esodo di massa sembra quello che ha inventato Trump e che ha bloccato i giudici".
DI MAIO - Nell'agone scende anche il candidato dei 5 Stelle, Luigi Di Maio, che attacca direttamente Berlusconi: "Quando a 81 anni cominci a perdere la memoria è preoccupante per il paese - dice Di Maio in un video in diretta su Facebook, da Orgosolo -. Conosco 81enni che ricordano bene le nefandezze che lui ha fatto al governo: Berlusconi è il responsabile della bomba sociale dell'immigrazione". E prosegue: "In Italia l'immigrazione è fuori controllo per colpa sua e del centrosinistra. Insieme hanno firmato trattati vergognosi, fatto business sull'immigrazione e bombardato la Libia".
RENZI - Interviene anche il segretario Pd Matteo Renzi, ma per chiedere di abbassare i toni. "Chi si rende conto della gravità del momento deve usare tutto il buonsenso, l'equilibrio e la responsabilità che altri non hanno - dice nel corso del videoforum di Repubblica -. Quando un ex candidato della Lega in consiglio comunale prende la pistola e spara su quelli di colore, la prima cosa da fare è abbassare i toni, tutti. Il mio appello è abbassare il clima e recuperare la calma: chiamare le cose con il loro nome. Che sia un atto razzista è evidente agli occhi di tutti. E che quella persona sia un pericolo va sottolineato con grande forza. Così come va detto che chi ha ucciso e fatto a pezzi la povera Pamela, deve pagare fino all'ultimo giorno". Renzi aggiunge: "Non sono i pistoleri a garantire la sicurezza in Italia. Bisogna investire su Carabinieri e Poliziotti. Noi proponiamo l'assunzione di diecimila uomini perché chi oggi strizza gli occhi ai pistoleri, ha bloccato le assunzioni". "Prima di tutto - aggiunge - c'è l'Italia, la difesa dell'Italia e gli italiani e quelli li difendono sono le forze dell'ordine, non i pistoleri che sparano all'impazzata".