Roma, 4 agosto 2018 - "Il governo arriverà alla fine, nonostante tutti i gufi e tutti i fenomeni. Se il buon Dio permette, io tiro dritto". Matteo Salvini è convinto della tenuta dell'asse Lega-M5s, come ribadisce dalla festa della Lega Romagna a Cervia. Anche se, ammette, "ho fatto la scelta più difficile". "Ho scelto di mettermi in gioco, di metterci la faccia, ma lo rifarei: ho trovato persone con la voglia di fare sono contento di avere fatto questa scelta - spiega il vicepremier e ministro dell'Interno -. Quando mi attaccano dicendomi populista mi fanno un grandissimo complimento".
Certo con il Movimento non c'è un allineamento perfetto e "su alcune cose dovremo trovare un accordo". "L'Italia, secondo me, ha bisogno di molte infrastrutture, soprattutto al Sud. Penso alla Puglia, alla Tap. Se arriva alla fine quel gasdotto, l'energia costerà il 10% in meno", dice Salvini che sembra quasi rispondere alle ultime dichiarazioni dell'ex deputato Alessandro Di Battista. Ma è all'alleato Silvio Berlusconi che Salvini riserva invece le parole più dure perché il centrodestra esiste ancora, ma "la quarta volta che Forza Italia vota con Renzi e Partito Democratico a me girano le balle. Se preferisce Renzi lo dica".
"Continuo a ritenere che il futuro di questo Paese sia di centrodestra. L'opposizione del Pd me la aspetto - spiega il capo del Viminale - ma non ho capito perché Fi ha votato contro un segnale di equità e giustizia come il taglio dei vitalizi". Sulla Rai, prosegue, "abbiamo proposto un giornalista libero, allievo di Montanelli che ha lavorato e lavora per il Giornale di Berlusconi e Berlusconi dice no. Non lo ho capito". Comunque, ribadisce, "vado oltre e sono orgoglioso di come stiamo governando tante regioni. Non sono io che cambio, che esco e che tradisco".
Quanto alla flat tax, Salvini assicura che "verrà fatta". "C'è nel contratto di governo, vogliamo fare in piccolo quello che ha fatto Trump in America - dice .- Non lo facciamo in sei mesi", ma "in autunno voglio una rivoluzione sulle tasse". "Vogliamo fare per il fisco quello che abbiamo fatto per l'immigrazione, vogliamo cominciare a smontare pezzo per pezzo la legge Fornero ma nessuno ha la bacchetta magica, ma abbiamo cominciato". "Prossimo obiettivo - annuncia - è cancellare spesometri e redditometri che ti fanno perdere tempo invece di stare dietro ai clienti: qui c'è uno stato di polizia che vuole controllare tutto, io voglio avere fiducia negli italiani".
E, ovviamente, non può mancare un passaggio proprio sull'immigrazione. "Nel 2018 chi distingue le persone per il colore della pelle è un imbecille - puntualizza -. Voglio una immigrazione, limitata, controllata e qualificata come in altri Paesi del mondo: quindi si controlla chi entra e chi esce". La "Spagna ha un governo socialista. Che se li prenda tutti" i migranti. "Io non mi offendo".