Quel “lei è più bella che brava” pronunciato da Berlusconi durante un confronto televisivo non lo ha mai mandato giù. Così Rosy Bindi ieri è tornata su quell’episodio ed ha detto la sua sui funerali di Stato e il lutto nazionale per la morte del Cavaliere.
"I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano ma il lutto nazionale per una persona divisiva com'è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna". A dirlo, ospite di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, è Rosy Bindi.
Bindi è tornato sull'episodio in cui Berlusconi le disse in tv 'lei è più bella che intelligente': "Io gli risposi 'non sono una donna a sua disposizione'. Fu una reazione non pensata, sono parole che escono perché le hai dentro. Dopo quella volta - riprende l'esponente Pd - non ho mai fatto pace nè ho parlato di nuovo con Berlusconi. Lui non mi ha mai più chiesto scusa ma io non ho rimpianti. Non so se quelle scuse le avrei accettate".
Sempre a Un Giorno da Pecora la Bindi ha osservato che "in questo momento siamo nella fase della santificazione, a parte qualche eccezione, e questo non va bene. I conti col berlusconismo non sono stati fatti quando era vivo, spero che verranno fatti ora". "Berlusconi - dice ancora - non è stato solo un politico, ha fatto l'imprenditore in un certo modo, porta con se' tanti misteri e non riesco ad esaltarlo nelle sue capacità imprenditoriali. Se non avesse avuto la protezione della politica non sarebbe stato un grande imprenditore".
Parole che hanno scatenato diverse reazioni fra cui la replica di Matteo Renzi: "Rosy Bindi è una donna che ha visibilità nel momento in cui parla male di qualcun altro. Non dà idee sul paese: viene invitata quando parla male, solitamente di Berlusconi, qualche volta di me. Ha tutto da guadagnare nel fare una polemica".