Domenica 1 Settembre 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Politica

Rossano Sasso: "Io, leghista del Sud dico sì all’autonomia"

Il deputato, commissario del partito in Calabria: "I dubbi di Forza Italia? Normale dialettica interna"

Rossano Sasso: "Io, leghista del Sud dico sì all’autonomia"

Rossano Sasso, 49 anni

Roma, 29 agosto 2024 – Rossano Sasso, deputato della Lega eletto in Puglia, è commissario del partito in Calabria. Il suo compito è di portare il Carroccio al più presto al congresso locale. Intanto però l’autonomia differenziata comincia a creare qualche tensione, sia in maggioranza a Roma che nella sua regione.

Come vive la sfida per l’autonomia un leghista del Sud in una regione guidata da Forza Italia e il cui presidente ha chiesto una moratoria?

"Serenamente, anche da cittadino del Sud. Per me la legge è l’occasione per un’assunzione di responsabilità da parte degli amministratori locali. Bisogna poi ricordare che questa legge rappresenta l’attuazione della riforma del Titolo V, introdotta dalla sinistra. Le perplessità del governatore Occhiuto sono politicamente giustificabili: Forza Italia vuole differenziarsi al Sud. Io mi chiedo: chi ha paura di avere la responsabilità dei soldi che amministra?".

È d’accordo con il ministro Calderoli, che ha definito pericoloso il referendum?

"Beh, quando si va ad acuire uno scontro rinnegando le proprie convinzioni – tanti governatori avevano avviato lo stesso percorso: Bonaccini, Bresso, De Luca per esempio – e si dice che con l’autonomia moriremo tutti di fame sì che si crea uno scontro. Tra Nord e Sud e tra meridionali favorevoli o contrari".

Il Mezzogiorno è stato il grande protagonista della raccolta firme. Perché il federalismo è così impopolare al Sud?

"Dipende dal punto di vista. Alle Europee la Lega in Calabria è arrivata al 9%, uno dei risultati più importanti a livello nazionale. Una tradizione federalista al Sud non c’è. Ma se oggi il Meridione ha grandi problemi, il federalismo è la soluzione. Alla sinistra fa comodo concentrare il dibattito sugli aspetti negativi, ma i cittadini più attenti facciano una riflessione: perché l’autonomia andava bene con il Pd al governo e adesso no? La verità è che lo Stato federale è più efficace ed efficiente".

Forza Italia ha detto che vuole prima vedere i Livelli Essenziali delle Prestazioni e che se l’unità nazionale è a rischio gli azzurri non lo accetteranno.

"Guardi, la legge parla chiaro. Anche se a FI piace ribadire cose scontate per un discorso politico come sullo ius scholae, penso che prevarrà l’armonia del centrodestra. Tra l’altro, a differenza dello ius scholae, l’autonomia era nel programma e i deputati azzurri l’hanno votata. Ci aspettiamo coerenza dagli alleati".

Queste tensioni in maggioranza possono influire sulle prossime regionali? O su quelle del 2025 dove è già partita la corsa a candidarsi?

"Credo di no, perché mentre il campo largo si sta trasformando in campo minato come abbiamo visto in Liguria e a Bari, la nostra è normale dialettica interna alla coalizione. Ma il centrodestra, grazie al fondatore Berlusconi e a Meloni, Salvini e Tajani, amministra bene. E adesso abbiamo tre anni davanti a noi per fare le cose per cui gli italiani ci hanno votato. E tra queste c’è anche l’autonomia".