Domenica 18 Agosto 2024
BRUNO MIRANTE
Politica

Rosato (Azione): "Sì a Forza Italia sullo ius scholae"

Il vice di Calenda: positive le convergenze tra liberali "Sulla cittadinanza può partire un lavoro comune".

Rosato (Azione): "Sì a Forza Italia sullo ius scholae"

Ettore Rosato, 56 anni, deputato con Azione. Rilancia la legge dello ius scholae, cavallo di battaglia dei centristi

Roma, 18 agosto 2024 – Ettore Rosato, vicesegretario di Azione, il tema della cittadinanza è ritornato al centro della discussione politica e le convergenze tra partiti liberali di diversa estrazione lasciano presagire nuovi scenari all’orizzonte. Cosa sta succedendo?

"Io distinguerei le cose. Abbiamo un gigantesco problema che sono centinaia di migliaia di bambini e ragazzi apolidi o con cittadinanza di Paesi che neanche conoscono, e che parlano l’italiano, anzi spesso parlano il dialetto, si sentono italiani e sono in classe con i nostri figli e nipoti. Poi ci sono opzioni politiche di intese, di alleanze su altre questioni. Noi adesso siamo focalizzati a provare a risolvere questo problema".

Tuttavia il tema cittadinanza non sembra essere al centro dell’agenda di governo.

"Credo che l’apertura di Forza Italia sia importante e d’altra parte le Olimpiadi, che sono uno straordinario strumento di coinvolgimento dell’opinione pubblica, hanno segnalato – se ce ne fosse stato bisogno – una realtà evidente nel Paese...".

I vertici di FI hanno apprezzato il plauso che lei e altri esponenti dei partiti liberali avete rivolto loro.

"È un fatto positivo che ci sia convergenza. L’importante è che non sia letto da qualche altro partito di maggioranza come un problema invece che una risorsa".

Ma proprio in virtù di queste differenze che nella maggioranza di governo riguardano i partiti sovranisti rispetto a un partito di tradizione liberale come FI, secondo lei, in prospettiva, ci potrebbero essere le basi per creare un grande partito liberale che accolga tutte queste sfaccettature di un pensiero che almeno sul piano dei diritti e su quello economico pare avere una visione comune?

"Anche su altri temi, a partire dalla politica estera. Ma se ora ci facciamo prendere da certe suggestioni va a finire che il problema della cittadinanza non lo affrontiamo".

Insomma Ius Soli o Ius Scholae?

"Le due cose non sono incompatibili. Lo Ius Scholae è un primo importante passo che noi percorreremo molto volentieri. Anzi, spingiamo Forza Italia a confrontarsi sul loro testo. Noi la nostra proposta la abbiamo già depositata ed è quanto approvato alla Camera nel 2015, dove votarono a favore anche pezzi dell’attuale maggioranza.

Quindi diciamo che lo Ius Soli dovrebbe essere il punto d’arrivo, però è bene iniziare con lo Ius Scholae...

"Sarebbe già un passo in avanti. Lo Ius Scholae è una buona proposta, contenuta anche nel nostro testo, sulla quale ci si può assestare. Evitiamo che per avere tutto non si costruisca niente.

C’è il rischio che forzando la mano troppo sullo Ius soli si perda l’opportunità di arrivare allo Ius Scholae?

"Esattamente".