Martedì 10 Settembre 2024
CLAUDIA MARIN
Politica

Ronzulli (Forza Italia): “L’Ue riparta da Draghi. Confermati i tagli a Irpef e cuneo fiscale”

La vicepresidente del Senato: “Pensioni minime, sarà l’anno degli aumenti. L’Europa si fida di noi, questo governo ha dimostrato affidabilità e rigore”

Roma, 10 settembre 2024 – Partiamo dal Rapporto Draghi: è una sveglia per la vecchia Europa?

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Licia Ronzulli

“Il rapporto sulla competitività presentato ieri da Mario Draghi è positivo perché ha un obiettivo: mettere una pietra tombale sugli anni di furia ideologica di quell’Unione europea che è uscita sconfitta alle ultime elezioni – avvisa Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato e dirigente di spicco di Forza Italia –. Con questo documento si torna al pragmatismo e si toglie la patina di ruggine che ha reso l’Europa nemica dei cittadini”.

Toccherà a Ursula von der Leyen tenerne conto.

“Certo, l’importante è che il rapporto non resti lettera morta, ma serva da monito alla prossima Commissione Ue per non restare impigliata nella logica dei burocrati di Bruxelles: von der Leyen deve farne tesoro”.

Anche l’Italia deve fare i compiti autunnali: quali dovranno essere i capisaldi della manovra per Forza Italia?

"Mi piace pensare a una legge di Bilancio ispirata alle 5 C: crescita, competitività, calo della pressione fiscale, cura dei cittadini e delle categorie più in difficoltà, coscienziosa”.

Aumento delle pensioni minime e taglio di Irpef e cuneo perché sono così rilevanti per la crescita?

“La riduzione delle tasse, è indispensabile per la crescita economica. Come diceva il presidente Berlusconi, ridurre la pressione fiscale alle famiglie, alle aziende e sul lavoro significa avere buste paga più pesanti per i cittadini, quindi maggiori consumi, un aumento degli investimenti delle imprese, più posti di lavoro e più soldi nelle casse dello Stato, quindi servizi migliori. La riforma fiscale messa in atto dal governo va nella giusta direzione, ma dobbiamo continuare a ridurre, e in modo strutturale, le aliquote Irpef”.

Il governo punta, nello specifico, alla conferma del taglio del cuneo fiscale?

“Sì, e con buona pace di chi, a sinistra, sosteneva che il taglio del cuneo sarebbe stato una tantum. Se vogliamo davvero favorire la crescita, le imprese devono essere messe in grado di assumere, perché è attraverso loro che viene garantito lo sviluppo per far marciare spedita l’economia. È necessario anche garantire più soldi nelle buste paga dei lavoratori. E non dobbiamo dimenticare le donne, prevedendo sostegno e aiuti alle mamme lavoratrici, perché non siano più obbligate a scegliere fra casa e lavoro, ma siano messe in condizione di poter fare l’una e l’altra cosa”.

Per il capitolo pensioni, nella manovra dello scorso anno c’è stato un aumento delle pensioni minime inferiore a quanto chiedeva Forza Italia. E quest’anno?

“Essere coscienziosi significa avere consapevolezza di quello che, conti alla mano, si può o non si può fare. Avremmo voluto arrivare almeno a 650 euro. Se non si è potuto fare nella scorsa legge di Bilancio, chiediamo che almeno si faccia in questa”.

Dal punto di vista europeo, siamo ancora osservati speciali sui conti pubblici: dobbiamo temere approcci pregiudiziali?

“Io non credo a un’Europa che possa essere prevenuta nei confronti del nostro Paese. Credo esattamente il contrario. Da quando è in carica, questo governo ha dimostrato serietà, credibilità, affidabilità, anche alle agenzie di rating, che hanno confermato la fiducia nell’Italia. Sono sicura che il piano strutturale di Bilancio che invieremo all’Ue sarà non solo esaminato senza alcun tipo di pregiudizio ma sarà anche apprezzato”.

A giorni verrà indicata la nuova commissione: Fitto dovrebbe avere deleghe pesanti. È stato superato lo strappo di Meloni di giugno?

“Non c’è stato alcuno strappo, come ha voluto far credere la sinistra. La premier e von der Leyen in questi mesi non hanno mai smesso di dialogare”.

Il Pd resta ambiguo sul voto per Fitto. Eppure, Gentiloni fu votato dal centrodestra.

“In ogni occasione, la sinistra ha mostrato di essere anti-italiana. Preferiva vedere in difficoltà il nostro Paese, pur di assistere a un fallimento del governo di centrodestra. Voglio sperare che, almeno su questo, mostri serietà e senso di responsabilità. In discussione non c’è solo il nome di Fitto, che, come ministro, ha mostrato competenza e autorevolezza, c’è l’interesse dell’Italia. Forza Italia ha sempre e solo guardato a questo. Il Pd faccia altrettanto”.