Ha difeso La Russa “un padre” e la Santanché “non ci sono necessità di dimettersi” scatenando, come prevedibile, una serie di reazioni e polemiche. A generarle sono state le dichiarazioni della ministra alle Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella sui due casi di cronaca che hanno coinvolto due esponenti della maggioranza e delle istituzioni: il presidente del Senato Ignazio La Russa e la ministra del Turismo.
Le parole di Roccella
"La Russa è un padre. Ricordo che è stato colui che ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne'', ha detto la Roccella sul caso La Russa, ieri sera al festival 'Il libro possibile' a Polignano, dove la ministra della Famiglia ha subito alcune contestazioni. La Roccella ha anche parlato del caso Santanchè: "Da garantista, credo che non ci sia necessità di dimettersi. Sottolineo che nessuno ha pagato per il caso Tortora'', ha detto.
Il caso La Russa
Tutto è cominciato con le parole di Ignazio La Russa che ha difeso il figlio 22 enne Leonardo Apache La Russa denunciato per violenza sessuale da una 19enne.
La vicenda Santanché
Settimana scorsa la ministra si è difesa al Senato dopo un servizio televisivo della trasmissione Report che ripercorreva la sua condotta nella gestione di alcune società. Daniela Santanché aveva detto di non essere indagata, ma poco dopo la Procura di Milano l’aveva smentita. Una vicenda dopo la quale il Movimento 5 Stelle si è detto pronto a presentare una mozione di sfiducia verso la ministra. Mozione che il Pd si è detto pronto a votare.
Le reazioni alle parole della Roccella
"C'è un padre che difende un figlio, e una ministra che difende quel padre. Risultato: viene messa a repentaglio la denuncia per stupro di una ragazza. Ministra Roccella, è questa la famiglia naturale che dite di voler preservare? Le sue parole sono gravissime, tanto più che con la sua delega dovrebbe essere lei la prima a prendere sotto tutela il valore della parola delle donne". Lo dice Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd e responsabile Terzo settore.
"Meraviglia l'eccesso di cautela politica della ministra Roccella rispetto ai due casi che chiaramente mettono in difficoltà il governo. Desta stupore il paragone fuori luogo tra la ministra Santanchè e Tortora, irriverente nei confronti di un uomo che ha pagato con la vita una ingiustizia: siamo del tutto lontani dal falso in bilancio nelle aziende della attuale ministra del Turismo su cui si sta indagando.Nel caso La Russa non ci sono dubbi che la seconda carica dello Stato avrebbe dovuto avere un maggiore senso di responsabilità nella vicenda che vede al centro suo figlio sia in quanto testimone sia per la sua alta carica istituzionale''. Lo afferma Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.
"Basta. Il Presidente del Senato mina la credibilità delle donne che denunciano violenza e la ministra delle Pari Opportunità lo giustifica. Roccella dovrebbe difendere tutte le famiglie di questo Paese, non solo quelle dei colleghi di partito". Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Alessandro Zan.
La contestazione
Già durante la serata di Polignano, dopo le parole della ministra, dalla platea si erano levate alcune grida e fischi di disapprovazione nei confronti di quanto detto sul caso del figlio di La Russa.