Roma, 16 marzo 2021 - Sulla candidatura per il sindaco di Roma "non c'è nulla di deciso". Lo precisano fonti del Nazareno, dopo le indiscrezioni su una possibile corsa di Roberto Gualtieri. "Del resto - viene sottolineato - il segretario non ha ancora avuto modo di aprire il dossier amministrative". Enrico Letta, dal canto suo questa mattina ha dichiarato durante un incontro con la stampa estera che quello di Gualtieri ("un amico") è "un ottimo nome" e che un incontro fra i due si terrà a breve. "Mi occuperò di Roma immediatamente - ha detto Letta - è la città in cui voterò anch'io, ma soprattutto sarà una partita molto importante, una tappa di avvicinamento nella costruzione di questa alleanza di centrosinistra e con il M5s in vista delle elezioni del 2023", ha spiegato ancora il segretario dem. Che probabilmente si metterà in contatto a breve a breve anche con Carlo Calenda, che si è già candidato per Azione. Intanto, dall'entourage di Gualtieri nel pomeriggio filtra che il deputato Pd starebbe "seriamente pensando" di mettersi a disposizione per la "battaglia su Roma".
Il retroscena
A quanto riferisce l'agenzia Agi, Letta non avrebbe apprezzato per nulla la fuga in avanti di una scelta che andava pensata e condivisa. Quell'"ottimo nome" riferito a Gualtieri è una dichiarazione che il segretario fa quando ancora non sono uscite le notizie sulle intenzione dell'ex ministro dell'Economia. E, sempre secondo l'Agi, sarebbe stato lo stesso Letta a bloccare tutto, facendo trapelare che "nulla è ancora deciso".
Il leader dem sarebbe decisamente infastidito dal metodo usato da chi ha voluto costruire una candidatura senza seguire procedimenti trasparenti e concordati. I patti non sono questi, spiegano dal Nazareno, dove Letta si è insediato solo ieri. A maggior ragione dal momento che il dossier, come ribadisce il neosegretario alla stampa estera, è strategico. E non si può certo improvvisare. Letta vorrebbe un centrosinistra di cui il Pd è leader che si allei alle prossime elezioni politiche, le comunali sono una tappa di questo percorso e non si possono sbagliare i passaggi. Soprattutto a non piacere e' stata la sgrammaticatura di chi non ha capito che il metodo che Letta ha proposto all'assemblea di domenica che lo ha eletto prevede trasparenza e condivisione.
La forzatura di una candidatura su cui non si è atteso il confronto fa male a tutti, a cominciare da Gualtieri, perché cerca di impedire di affrontare la questione complessiva delle amministrative, una fuga in avanti quando ancora non e' fissata la data del voto, non ci sono gli organismi dirigenti che dovrebbero vagliare le decisioni con il confronto con il territorio. Per questo il segretario si prende tempo, ferma gli orologi e avoca a sé la pratica.
La data
La data delle elezioni amministrative 2021 a Roma non è stata ancora fissata. Le urne dovevano aprirsi nella tarda primavera, ma il voto è slittato a causa della pandemia. Al momento la finestra per la tornata elettorale è prevista dal 15 settembre al 15 ottobre, con le elezioni che si svolgeranno su due giornate (domenica dalle ore 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15).
Calenda
Dopo le indiscrezioni sulla candidatura di Gualtieri, era stata immediata la reazione del leader di Azione, Carlo Calenda. L'ex ministro dello Sviluppo Economico non ha intenzione di mollare la presa. "Mi sono candidato il 12 ottobre - ricorda Calenda -. Ho ritenuto di avvertire l'allora segretario Zingaretti per cercare di tenere unito il centrosinistra. Per la stessa ragione abbiamo partecipato a un tavolo di coalizione sparito nel nulla". E aggiunge: "In questo lungo periodo ho lavorato sul programma. Abbiamo incontrato 500 associazioni di cittadini e analizzato i problemi di Roma quartiere per quartiere. Ora apprendiamo dai giornali, altro che tavoli e dialoghi, dell'imminente candidatura di Gualtieri". L'eurodeputato conclude: "Appare evidente la scelta di rompere. Ci confronteremo alle elezioni".
M5s
La possibile candidatura di Gualtieri "non cambia nulla, assolutamente", assicura il deputato romano, Francesco Silvestri, tesoriere del gruppo 5 Stelle alla Camera. "Rispetto la figura di Gualtieri ma il Movimento (che ovviamente farà il passaggio interno del voto) si tiene stretto Virginia Raggi e questo importante lavoro di 5 anni", dice.
Pochi giorni fa la neoassessora del Lazio Roberta Lombardi, a proposito di un eventuale nome dal Pd, aveva lanciato l'idea di "primarie aperte" tra "quelle forze politiche con un progetto per Roma". E aveva aggiunto: Non vedo perché la presenza di Raggi possa mettere in discussione questo serve la volontà di tutte le forze politiche".
Meloni
Per il Campidoglio "vedremo se il candidato del centrosinistra sarà Gualtieri", dice Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia, "in ogni caso non ci spaventa nessuno e anche noi arriveremo alla definizione del candidato".