Roma, 19 dicembre 2018 - Roberto Garofoli si è dimesso da capo gabinetto del Mef. "Mi dispiace molto - dice il ministro dell'Economia Giovanni Tria -, lui all'inizio mi aveva detto che probabilmente voleva cambiare. Lo avevo obbligato a rimanere fino alla legge di bilancio. Domani parlerò con lui. Ora torna al suo mestiere nella magistratura". Tria ha assicurato che non si è trattato della conseguenza delle critiche rivolte ai tecnici del ministero da esponenti di governo perché anzi eventualmente quegli attacchi "lo avrebbero blindato". E ha spiegato che è rimasto per "spirito di servizio".
"Non c'entro, almeno questo non è colpa mia", ha detto il vicepremier Matteo Salvini nel corso di una conferenza stampa a Milano rispondendo a chi gli chiedeva i motivi delle dimissioni.
Il premier Giuseppe Conte glissa sulle domande dei cronisti in merito a Garofoli. A una giornalista che insiste sulle dimissioni del tecnico, il presidente del consiglio risponde con una battuta: ''Questa domanda me la faccia alla conferenza di fine anno, la tenga buona per quell'occasione, se la giochi lì''.
Manovra, accordo con la Commissione Ue. Niente procedura d'infrazione