Roma, 18 febbraio 2018 - Roberto De Luca si è dimesso da assessore al Bilancio del comune di Salerno dopo l'inchiesta della procura di Napoli che lo vede indagato per corruzione. Sollevato da una video-denuncia di Fanpage.it, il caso che vede indagare la procura su presunti casi di mazzette nella gestione degli appalti per i rifiuti in Campania, ha sollevato un polverone politico in piena campagna elettorale. A partire dal leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio che ieri a Genova si è scagliato contro il figlio del governatore campano: "Politici assassini della mia gente".
Da parte sua Matteo Renzi apprezza le dimissioni di De Luca jr e rilancia: "Penso e spero che querelerà Luigi Di Maio per avergli dato dell'assassinio e spero che Di Maio rinunci all'immunità, se è un uomo e vediamo chi vince quella causa".
Tornando alle dimissioni, è stato lo stesso Roberto De Luca ad annunciarle prendendo, a sorpresa, la parola durante una presentazione nella sua città di candidati Pd alle elezioni del 4 marzo, tra cui spicca la candidatura del fratello Piero De Luca. "Ho ricevuto attestati di stima e solidarietà, anche da tanti avversari politici, dopo la vicenda oscura in cui sono stato coinvolto. È chiaro a tutti che è stata messa in piedi una provocazione vergognosa. Ma non intendo offrire alibi a nessuno, né pretesti per operazioni di aggressione politica. Quindi rimetto il mio mandato di assessore al Comune di Salerno", ha annunciato alla platea tra cui era presente anche il padre Vincenzo De Luca.
"Ora - ha detto ancora De Luca jr - dobbiamo contrastare l'imbarbarimento della vita pubblica del Paese, quindi occorre mettere in campo ogni energia per vincere la sfida elettorale. Rimetto il mio mandato per consentire a tutti di concludere con slancio ed entusiasmo la campagna elettorale". Roberto De Luca ha infine ribadito "la piena fiducia nell'azione della magistratura".
LA CRONISTA SCHIAFFEGGIATA - La platea salernitana tributa un'ovazione a De Luca jr, ma il clima è teso e una donna insulta una cronista di Fanpage, poi le allunga addirittura uno schiaffo. Episodio che scatena le reazioni, anzitutto di Luigi Di Maio: "Sono nati comunisti e stanno morendo squadristi. Ma i giornalisti di Fanpage non sono soli: gli italiani hanno bisogno di inchieste come le vostre".
Anche LeU denuncia il "clima pesante" in Campania. In serata Matteo Richetti esprime alla cronista "la solidarietà di tutto il Pd".