Roma, 12 settembre 2015 - "Visto che Chiti ora parla di senatori che siano consiglieri regionali e sindaci, passo avanti rispetto a prima, io faccio una proposta: ok ad una riapertura chirurgica all'emendabilità dell'art.2 della riforma, ma solo a patto che ci sia alla base un accordo forte e leale". A dirlo è il vicepresidente del gruppo Pd al Senato Giorgio Tonini. Risponde Chiti: "La dichiarazione di Giorgio Tonini si muove nella giusta direzione. Se quella di Tonini sarà la linea del Pd sarà possibile unire il nostro partito, la maggioranza e le opposizioni disponibili a superare il bicameralismo paritario".
Sulla questione riforme si esprime anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano che, in un'intervista a Repubblica, dichiara di non ritenere plausibile l'ipotesi che in questa legislatura ci saranno altri governi: "E non penso che il governo possa reggere senza approvare le riforme", aggiunge. "C'è chi lavora per far franare il gruppo del Senato e abbattere Renzi", ha detto, "Ci opporremo". Parlando del Ncd assicura: "Saremo compatti", e riguardo alle alleanze: "Piuttosto va chiuso tutto questo chiacchiericcio sulle alleanze: è nocivo. Non dobbiamo cambiare alleanze, ma l'Italia". E ancora: "Né con il Pd né con Salvini. Al voto da soli". Alla domanda se i falchi Ncd voteranno il ddl Boschi solo se cambierà l'Italicum, Alfano osserva: "Penso che sia una buona legge. Senza stravolgerne il merito, vale a dire che permette di conoscere il vincitore la sera delle elezioni, si potrebbe però prevedere il premio alla coalizione. Ma non condivido l'idea di trasformare questo ragionamento in un aut aut. Le riforme le abbiamo sempre sostenute e lo faremo ancora".
Renato Schifani si riferisce al momento delle riforme definendolo "delicato". "Siamo nati per le riforme", aggiunge, "e le stiamo sostenendo. Contribuiremo perché si trovi una mediazione. Ci sono miei colleghi che hanno detto, non posso nasconderlo, che questo testo non lo voteranno. E su questo dovremo confrontarci come gruppo". Rispondendo a chi gli chiede quali siano i senatori di Ap che non voteranno le riforme, Schifani afferma di non stare svelando nulla di nuovo, che "non c'è nessun mistero" e che quando parla "di alcuni senatori" si riferisce "a quelli che pubblicamente hanno dichiarato di essere contrari a quelle riforme".
"La legge elettorale non si tocca". Cosi il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto oggi ospite a San Giovanni Rotondo dove si sta svolgendo la festa nazionale dell'Udc. "L'abbiamo approvata dopo 10 anni, sta in Gazzetta Ufficiale, c'è anche la data in cui entrerà in vigore. Chi pensa dopo pochi mesi di riaprire il cantiere sta parlando di uno scenario irrealistico - ha proseguito l'esponente Pd - è una legge che ci dice subito chi vince e permette di governare per cinque anni senza alibi. Semplifica il quadro politico, riduce la frammentazione, impedisce la creazione di coalizioni elettorali che si spaccano il giorno dopo come è già capitato in passato. E' un'ottima legge che gli italiani potranno utilizzare alla fine della legislatura".
"La dichiarazione di Giorgio Tonini si muove nella giusta direzione. Se quella di Tonini sarà la linea del Pd sarà possibile unire il nostro partito, la maggioranza e le opposizioni disponibili a superare il bicameralismo paritario". Questo il commento del senatore del Pd Vannino Chiti alla proposta di Tonini.