Lunedì 15 Luglio 2024
COSIMO ROSSI
Politica

Riforma Nordio, Costa (Azione): "Norme di buonsenso, anche se migliorabili"

Il testo sulle carceri? E’ debolissimo, si tratta di palliativi

Roma, 11 luglio 2024 – Onorevole Enrico Costa, deputato di Azione in Commissione Giustizia, perché insieme a Italia viva avete votato a favore del ddl Nordio?

"Pensiamo che vada nella direzione giusta, anche se purtroppo è una sorta di ‘vorrei ma non posso’, perché principi validi sono accompagnati da una sfilza di deroghe. Sull’abuso di ufficio, ad esempio, si fa rientrare dalla finestra il peculato per distrazione, sempre considerato dalla giurisprudenza come insito nell’abuso di ufficio. Il giudice collegiale per gli arresti, poi, vale solo per la custodia cautelare in carcere e ha efficacia differita, dato che non si sa quando entrerà in vigore. E anche sull’interrogatorio prima dell’arresto c’è una miriade di deroghe".

Enrico Costa, deputato di Azione
Enrico Costa, deputato di Azione

Riguardo alle intercettazioni?

"Anche qui: non c’è la piena affermazione del riserbo istruttorio. Si prevede una tutela significativa, ma il riserbo è ormai fatto a brandelli. E anche sull’inappellabilità delle sentenze di assoluzione il principio è affermato, ma limitato solo a quando non c’è l’udienza preliminare, quindi solo per reati più lievi".

Nordio fa appello ad Azione e Italia viva anche per la separazione delle carriere...

"Con noi sfonda la porta aperta, visto che la prima proposta presentata in Parlamento è la nostra. Sono convinto che Nordio abbia attinto molto dalle nostre proposte di legge".

Perché la giustizia rimane il campo più minato per l’unità dell’opposizione?

"Penso sia un macigno enorme che divide le due opposizioni. Una garantista, che affronta i provvedimenti senza pregiudizi, votando a favore del ddl Nordio e per le stesse ragioni contro il decreto Sicurezza. L’altra, invece, in modalità no-pregiudiziale per timore di non apparire abbastanza rigorosa. Come quando il Pd vota contro la riforma della prescrizione anche se riprende quella dell’ex ministro Orlando. Purtroppo anche al governo ci sono due soggetti: Nordio va nella direzione garantista, mentre quel che scrive Piantedosi è un fiorire di nuovi reati. Punta ai titoli dei giornali senza risolvere i problemi".

Sull’affollamento delle carceri sembra che Nordio abbia cambiato orientamento in favore delle pene alternative invece che aumentare le celle.

"Voglio vedere le norme e capire di cosa si tratta. Delle parole non mi fido. Il testo è debolissimo. Sono tutti palliativi. Noi abbiamo fatto proposta sul numero chiuso nelle carceri e un differimento della pena, salvo per reati gravi. Altrimenti la pena è incostituzionale: punta solo a segregare e non rieducare. Neanche sulle detenute madri siamo riusciti a trovare un percorso comune. Ho presentato un emendamento che riprende la proposta di legge passata alla Camera col governo Draghi: FI e Lega hanno votato contro".