Roma, 15 marzo 2025 - "Dicono che io avrei litigato" con la premier Meloni "sulle spese per la difesa. Naturalmente sono tutte balle". E’ il primo punto che il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti chiarisce intervenendo ad Ancona, all'evento, organizzato dalla Lega: 'Tutta un'altra economia: la sfida del valore'.
Il ministro delle Finanze ribadisce poi il no a rialzi del debito per finanziare la spesa per la difesa Ue. “Che improvvisamente si scopra che si devono spendere valangate di miliardi facendo debiti per la difesa è singolare, visto che la guerra in Ucraina c'è da tre anni". Nel suo intervento alla kermesse leghista Giorgetti non ha risparmiato una frecciata sull'opportunità del riarmo di un Paese come la Germania: "Hanno detto che la Germania deve riarmarsi. Naturalmente questo a qualcuno dovrebbe in qualche modo....", ha osservato sarcasticamente, fra gli applausi del pubblico.

E ancora: “Ora i tedeschi hanno deciso che (sulle regole di bilancio europee, ndr) fanno quel cavolo che gli pare. Siccome non gli va bene a loro adesso, fanno il contrario naturalmente senza aver negoziato nulla", ha affermato riferendosi al piano di Berlino per spendere per la difesa in deroga ai vincoli di bilancio.
"Non è possibile che noi, che stiamo facendo una fatica tremenda per ridurre il fardello enorme del nostro debito, che siamo limitati rispetto a fare delle cose fondamentali per il popolo italiano, adesso troviamo 10-20-30 miliardi per finanziare le armi". In ogni caso, "il ragionamento da fare è chiederci di cosa abbiamo bisogno - ha proseguito -, dove andiamo a spendere e possibilmente, se dobbiamo spendere, che si spenda nell'industria italiana, nelle imprese italiane, creando occupazione e lavoro qua".
"Le regole europee - ha aggiunto - sono scritte in inglese e pensate in tedesco. Queste regole vanno bene se tutto resta uguale. Ora i tedeschi hanno deciso di fare quello che vogliono senza aver negoziato nulla. La Germania ha deciso di riarmarsi e il debito non è un problema e la Commissione rilancia con 800 miliardi di debito".