Giovedì 19 Dicembre 2024
ANTONELLA COPPARI
Politica

Campo larghissimo? Renzi torna a casa (forse). Ora Italia viva apre a sinistra. Il gelo di Conte

"Non c’è spazio per il Terzo polo". Il dialogo suggellato simbolicamente dall’abbraccio a Schlein. Ma tra i 5 Stelle e i centristi ci sono molti malumori. Lo sfottò di Calenda: "Lui fa politica così"

Roma, 20 luglio 2024 – Galeotto fu il gol (annullato), ma bisogna dire che Renzi non ha perso tempo nel trasformare l’azione combinata con Elly Schlein sul campo in risultato. In realtà dell’organizzazione si è occupato il capo dei senatori Pd, Francesco Boccia.

Matteo Renzi e Elly Schlein
Matteo Renzi e Elly Schlein

Tutto era già pronto, la Partita del cuore ha solo offerto l’occasione mediatica perfetta. Renzi torna a casa. Il leader di Italia viva lo anticipa in un’intervista al Corriere della Sera e lo certifica nella sua Enews: "Alle prossime politiche l’unica possibilità per cambiare rispetto al governo Meloni e Salvini è costruire un centrosinistra con un patto di governo puntuale. Per il Terzo Polo non vedo spazi". Per completare la riappacificazione c’era un passaggio necessario e lui non ha esitato un secondo a compierlo: riconoscere la candidatura a premier di Schlein. "Il candidato deve essere il leader o la leader del partito che prende più voti nella coalizione".

Le difficoltà non sono tutte appianate, ma Elly ha deciso e i rapporti di forza registrati dalle elezioni europee rendono la sua parola quasi definitiva. A provare a mettersi di mezzo comunque sono in parecchi. A cominciare da Giuseppe Conte: "Renzi fino ad ora si è vantato di aver mandato a casa il governo Conte in piena pandemia, e oggi dice che Conte è un suo interlocutore privilegiato? Beh, la politica per noi è una cosa seria", spiega. E tuttavia ci tiene a precisare che il suo non è un veto. Né potrebbe esserlo, e in ogni caso non è escluso che, proteste d’ordinanza a parte, l’arrivo di Matteo ("Inutile rivangare ciò che è passato", la replica) faccia piacere al suo eterno arcinemico.

La presenza di una formazione attestata sul versante moderato valorizza il contrappeso di sinistra rappresentato da M5s, Avs permettendo perché Fratoianni e Bonelli sono lanciati, vantano in materia quarti di nobiltà ben più antichi dell’avvocato e mirano a superarlo anche nei consensi. Ma da loro Elly non ha nulla da temere. Paradossalmente gli ostacoli maggiori vengono dalle aree centriste: Luigi Marattin, per esempio, deputato di Iv che vede sfumare il progetto di lanciarsi alla conquista della segreteria. Schiuma indignazione e reclama la convocazione del congresso. Non sarà accontentato, della nuova linea se ne occuperà invece l’Assemblea nazionale a settembre e sugli esiti ci sono pochi dubbi.

Calenda è tassativo: "Questo è il modo di fare politica di Matteo, che un giorno vuole allearsi con i nazisti dell’Illinois e un giorno con i marxisti-leninisti". Il capo di Azione è spiazzato da una mossa che forse meditava di fare lui stesso salvo essere anticipato dall’ex sodale.

Qualche disagio anche tra i renziani rimasti nel Pd. Intravedono il rischio che un ancoraggio moderato spinga ancora più a sinistra Elly. Ma non sono queste le obiezioni che possono frenare la segretaria del Pd. "Non ci saranno veti per nessuno e nessuno può porne", taglia corto Boccia. A imporre quel campo largo che appena due mesi fa sembrava un miraggio sono stati gli elettori. Renzi non ha torto quando dice che il Paese ha dimostrato di essere "più affezionato di noi al bipolarismo". È proprio il giudizio degli elettori che rende spuntate le armi di chi vorrebbe evitare l’ammucchiata. Con una eccezione: gli elettori stessi.

Per una parte della base sia dei 5stelle sia di Iv ritrovarsi a braccetto con chi è stato considerato per anni il nemico assoluto non è facile. E un verdetto negativo dei sondaggi è l’unica cosa che potrebbe a questo punto frenare un’operazione andata in porto. Marattin lo sa e per questo pubblica su X una sua foto negli spogliatoi prima della ’discesa in campo’ con Renzi, Conte e Licheri. Le reazioni negative da entrambe le sponde diluviano. Se basterà a ostacolare l’operazione ’partita del cuore’ a sinistra è molto incerto.