Roma, 12 dicembre 2019 - "Non ci lasceremo processare nelle piazze". Matteo Renzi ha citato il celebre discrso dell'allora presidente Moro del '77 prendendo la parola in Aula al Senato nel corso del dibattito sul finanziamento ai partiti. "Oggi - ha continuato Renzi - non parliamo di un'inchiesta, discutiamo della separazione dei poteri".
Sono parole di fuoco quelle che usa il leader di Italia Viva, al Senato, secondo il quale "per distruggere la reputazione di un uomo può bastare la copertina di un settimanale, mentre per ricostruirla servono anni". Renzi sferra l'ennesimo attacco alla magistratura, che "pretende di decidere cosa è un partito e cosa no. E se al Pm affidiamo non già la titolarità dell'azione penale ma dell'azione politica, questa Aula fa un passo indietro per pavidità e lascia alla magistratura la scelta di cosa è politica e cosa non lo è".
Nella vicenda legata alla Fondazione Open - entra nel merito l'ex premier - c'è stata "una violazione sistematica del segreto d'ufficio sulle vicende personali del sottoscritto". "Non è uno stato di diritto questo, siamo alla barbarie", tuona Renzi.